Attacco in Congo, il governo di Kinshasa accusa le Forze di Liberazione del Ruanda: «Il convoglio? Non sapevamo della sua presenza»

Open INTERNO

«La mancanza di informazioni sulla presenza – del convoglio – in questa parte del Paese, considerata instabile e afflitta dall’attività di gruppi armati di ribelli nazionali e stranieri».

Dopo l’attentato in cui sono stati uccisi l’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, il ministero dell’Interno di Kinshasa punta il dito contro i ribelli Hutu delle Forze di Liberazione del Ruanda (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Erano in atto infatti, sulla Boulevard 30 giugno, principale arteria della capitale dell’allora Zaire, violenti scontri a fuoco. L’ambasciatore sarebbe stato colpito in pieno petto e a una mano da un proiettile vagante (Il Riformista)

"Se non sono i mandanti degli omicidi di ieri e degli altri giorni - conclude -, sono tra i responsabili e quanto meno dovrebbero essere ascoltate come 'persone informate sui fatti'" Sono a mezz'asta le bandiere delle istituzioni europee a Bruxelles mentre resta forte il sentimento di commozione per l'uccisione dell'ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, vittima di una imboscata a nord di Goma insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese del Pam Mustapha Milambo. (Euronews Italiano)

Il capo di Stato congolese Félix Antoine Tshisekedi, nel frattempo, ha deciso di inviare oggi a Roma un suo emissario per portare una lettera personale al presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. (Gazzetta del Sud)

esteri. Bandiere a mezz'asta anche davanti al Parlamento europeo per la morte in Congo dell'ambasciatore Attanasio, ucciso ieri insieme al carabiniere della scorta e all'autista. (TG La7)

Che trasportava anche l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. Difficilmente si scoprirà cosa si nasconde veramente dietro l’agguato teso al convoglio del World Food Programme. (Il Manifesto)

Sono gruppi armati hutu congolesi apparsi nel 2011 (eredi di gruppi precedenti), con lo scopo di proteggere la popolazione hutu congolese dalle angherie dei miliziani mayi-mayi e dell’esercito Il Nord Kivu è una delle province a est della Repubblica Democratica del Congo, al confine con Rwanda e Uganda. (Il Fatto Quotidiano)