Coronavirus oggi: bollettino Covid 23 febbraio. I contagi in Italia ed Emilia Romagna

Il Resto del Carlino INTERNO

Quanto alla diffusione della variante inglese, a preoccupare molto è la provincia di Bologna.

Nel Bolognese, dunque, è allarme contagi: sono circa 500 al giorno e la variante inglese è presente in 7 casi su 10.

Bologna, 23 febbraio 2021 - Siamo in attesa di conoscere i dati dei contagi relativi al coronavirus in Emilia Romagna di oggi 23 febbraio.

La variante inglese dilaga. Fausto Gresini morto di Covid, motociclismo in lutto

Colori e contagi: l'analisi della pandemia in Emilia Romagna. (Il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

Intensificare la lotta alla pandemia, soprattutto di fronte al diffondersi di varianti che rendono il contagio più veloce, ma allo stesso tempo pensare alla ripartenza delle attività ora penalizzate. Un tema che in Emilia-Romagna stiamo affrontando da tempo, sul quale abbiamo aperto un tavolo di confronto con le associazioni del commercio e degli esercenti”. (piacenzasera.it)

Dei nuovi contagiati, 598 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 249.429 casi di positività, 1.588 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.010 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. (La Pressa)

Il bollettino di oggi 23 febbraio indica 1588 nuovi contagi, a fronte 1339 guariti. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 598 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. (BolognaToday)

L’assessore interviene nel momento in cui il Governo è alle prese con la definizione del nuovo Dpcm, con quello in vigore in scadenza il prossimo 5 marzo. Intensificare la lotta alla pandemia, soprattutto di fronte al diffondersi di varianti che rendono il contagio più veloce, ma allo stesso tempo pensare alla ripartenza delle attività ora penalizzate. (IlPiacenza)

L’assessore interviene nel momento in cui il Governo è alle prese con la definizione del nuovo Dpcm, con quello in vigore in scadenza il prossimo 5 marzo. Allo stesso modo, devono poter ripartire teatri, cinema, musei e gli spazi culturali e dello spettacolo, sempre con regole rigide di ingresso e presenza (ParmaToday)

Intensificare la lotta alla pandemia, soprattutto di fronte al diffondersi di varianti che rendono il contagio più veloce, ma allo stesso tempo pensare alla ripartenza delle attività ora penalizzate. (ForlìToday)