Torre Annunziata, posta la foto del figlio con in mano una pistola: “Uguale a papà”

Internapoli INTERNO

Da anni ci battiamo contro l’idea che i camorristi abbiano il diritto di far crescere i figli con modelli sbagliati e delinquenziali

Come si può essere orgogliosi di un ragazzino di 11 anni già spacciatore?

Quale può essere il diritto di una famiglia di criminali a crescere un bambino in questo modo?

“Quanto emerso da un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata su un’operazione che ha portato all’arresto di 18 persone è inquietante. (Internapoli)

Su altri giornali

Vengono messi al mondo per essere addestrati a diventare criminali e fare del male a se stessi e agli altri. Questa spirale o si ferma con il massimo della determinazione - conclude Borrelli - o ci saranno sempre più vittime innocenti" (TorreSette)

Un degrado, per ora, frenato dall’ennesima operazione dello Stato nella zona sud di Torre Annunziata In una foto si nota il figlio di appena sei anni, che indossa un medaglione d’oro al collo, e una pistola (anche se visibilmente finta). (Lo Strillone)

Per la consegna, a questo punto, si offre la sorella del ragazzino, anch’ella minorenne, ma arriva la telefonata del fidanzato che è in carcere e la ragazza cerca di convincere il fratello offrendogli 10 euro, come ricompensa. (Metropolisweb)

Il commento di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde Un blitz che ha portato all’arresto di 18 persone e che si riassume con un caso emblematico. (Voce di Napoli)

La circostanza emerge da un'intercettazione risalente alla notte del 26 dicembre 2018: uno degli indagati chiede al figlio, appena undicenne, di contattare la zia per chiederle di recarsi a casa loro e poi, quando questa arriva, cinque minuti dopo, allo stesso ragazzino viene chiesto di eseguire la consegna (10 grammi di cocaina) ma lui si rifiuta: "Mi scoccio", dice (La Repubblica)

Si è già scritto del linguaggio in codice (“ambasciata”, “caffè”, “toso”, “biscotto”, “pallini”), non poteva mancare visti i tempi il contorno social: sui social una delle madri indagate postava tempo fa sui social la foto del figlio. (Il Riformista)