'Ndrangheta, il caso Oppido, i sequestri milionari e lo schiaffo del boss
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Minuti per la lettura I retroscena della truffa che ha portato al maxi sequestro da 2,6 milioni attuato dalla Dda di Bologna a partire dalla figura di Oppido e dallo schiaffo che gli diede il boss Nicolino Aracri CUTRO (CROTONE) – L’affare “Oppido”, una truffa ai danni del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, valeva 2,6 milioni. Il valore dei beni che la Dia di Bologna ha sequestrato a due imprenditori cutresi, Gaetano e Domenico Oppido, rispettivamente di 76 e 48 anni. (Quotidiano del Sud)
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Il decreto di sequestro ha interessato 55 immobili, due società del settore edile, rapporti finanziari, partecipazioni societarie e un automezzo (ReggioSera.it)
La Direzione investigativa antimafia, coordinata dalla Dda di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di circa 2,6 milioni, emesso dal Tribunale - sezione misure di prevenzione nei confronti di due imprenditori, padre e figlio, indiziati di appartenere all’associazione 'ndranghetistica emiliana. (Gazzetta di Parma)
La Direzione Investigativa Antimafia, coordinata dalla DDA di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di un ingente patrimonio per un valore di circa 2,6 milioni di euro nei confronti di due imprenditori, padre e figlio, indiziati di appartenere all'associazione 'ndranghetistica emiliana. (il Resto del Carlino)
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA), in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni dal valore complessivo di circa 2,6 milioni di euro. (Telemia)