Covid, il virologo altoatesino: «non pubblicare i dati favorisce il virus»

Alto Adige INTERNO

"Ovviamente - aggiunge - i dati vanno anche spiegati

"I dati Covid vanno pubblicati tutti i giorni, altrimenti agiamo a favore del virus".

"La circolazione del virus - sottolinea - va limitata il più possibile, perché una diffusione così massiccia gli offre la possibilità di mutarsi".

Lo dice all'Ansa il virologo altoatesino Bernd Gaensbacher.

"I dati vanno pubblicati, finché possiamo garantire la loro correttezza", dice il ricercatore dell'Eurac di Bolzano all'Ansa. (Alto Adige)

Su altre testate

"Sarebbe infatti meglio ridurre l'attenzione spasmodica sugli ultimi dati Covid. La loro stesura tra l'altro rappresentano un lavoro notevole", precisa Zerzer che auspica un intervallo di 2-3 bollettini alla settimana (Sky Tg24)

E nella giornata di ieri, martedì 11 gennaio, un mese dopo, quell'incidenza è schizzata a 1.020 casi per 100mila. In sostanza la quarta ondata, con qualche ritardo rispetto al resto d'Italia, si sta manifestando anche in Puglia (La Repubblica)

Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Florian Zerzer, sostiene la proposta del virologo Matteo Bassetti di sospendere la pubblicazione quotidiana del bollettino Covid. "Sarebbe infatti meglio ridurre l'attenzione spasmodica sugli ultimi dati Covid. (Alto Adige)

La posizione più netta è quella di Lucia Bisceglia, presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia: “È come rompere il termometro quando abbiamo la febbre. Falk, ricercatore dell’Eurac di Bolzano, spiega invece che i “dati vanno pubblicati, finché possiamo garantire la loro correttezza” (Il Fatto Quotidiano)

- BOLZANO, 12 GEN - Il biostatistico Markus Falk boccia la proposta dell'infettivologo Matteo Bassetti di sospendere il bollettino giornaliero Covid. 3.000 casi al giorno, come avvenuto ieri in Alto Adige, con Omicron hanno un altro significato rispetto allo stesso numero di contagi con Delta, ma comunque non vanno sottovalutati" (Sky Tg24)