Euro 2020, Lippi: 'L'Italia gioca sempre per vincere, non per fare bella figura

Calciomercato.com SPORT

Questa Nazionale sa di essere forte e, soprattutto, sa come si vince»

Uno è sicuramente Barella, l’ho già detto, mi piace quello che fa, come gioca, come lotta.

L’altro è Immobile: ho tanta fiducia in lui, e credo che sia arrivato il momento di riscuotere a livello internazionale tutto quanto ha seminato in questi anni».SU MANCINI - «Mancini ha fatto davvero tanto.

Il primo è Marcello Lippi, condottiero del grande trionfo del 2006. (Calciomercato.com)

Ne parlano anche altri media

Il 12 giugno 2006 l’Italia comincia la sua avventura nel mondiale di Germania 2006 ad Hannover contro il Ghana. Aveva il suo bel da fare il Ct Marcello Lippi per isolare il gruppo azzurro dalle polemiche che imperversavano in Italia. (CIP)

E quando c’è la consapevolezza della propria forza e l’autostima, la serenità diventa determinante. Mi aspetto tanto da questa Italia di Mancini che è stato bravo a trasmettere fiducia, sicurezza, e serenità. (SpazioInter)

Uno è sicuramente Barella, l’ho già detto, mi piace quello che fa, come gioca, come lotta. È un centrocampista dalla dimensione internazionale perché fa tutto quello che fanno i grandi del suo ruolo: attacca, difende, fa pressing, accompagna l’azione, tira da fuori, accelera, insomma è il prototipo del grande centrocampista internazionale. (Samp News 24)

La Serie A lo ha eletto miglior centrocampista, l’Inter ora lo vuole blindare, (anche per scoraggiare eventuali assalti dall'estero). Un po’ come succede all’Inter, di cui Nicolò è oramai uomo immagine ed emblema. (Calciomercato.com)

Marcello Lippi, ct della nazionale campione del mondo in Germania nel 2006, a poche ore dal fischio d'inizio degli Europei rilascia un'intervista all'Agi nella quale esprime con certezza i suoi pronostici sul protagonista assoluto della competizione: "Per me sarà il torneo di Nicolò Barella, il centrocampista dell'Inter. (Fcinternews.it)

Di seguito un passaggio in cui ha ricordato la cavalcata del Mondiale del 2006: “Avevo calciatori come Buffon, Del Piero, Totti. Ma non si vince solo perché si hanno fenomeni. (ilBianconero)