Maria Rosaria Boccia, dalle due lauree alla moda: chi è la protagonista del caso Sangiuliano
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Due lauree in economia , una attenzione particolare per il mondo della moda e della medicina estetica , frequentazioni politiche di destra e variegate attività imprenditoriali . L’eclettica vita di Maria Rosaria Boccia sotto i riflettori è efficacemente riassunta nelle foto del suo profilo Instagram , che dopo l’esplosione del caso Sangiuliano conta oltre 32mila follower ed è in costante crescita. L’alta e bionda 41enne nata a Pompei si presenta ancora oggi, nella biografia del social, come presidente della Fashion Week Milano Moda malgrado la diffida della Camera della Moda del capoluogo lombardo ad usare quel marchio. (Gazzetta del Sud)
Se ne è parlato anche su altre testate
SANGIULIANO NELLA BUFERA. Si complica la posizione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, coinvolto nella vicenda che vede al centro la sua "quasi consulente" Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice che nelle ultime settimane è stata spesso avvistata con il ministro. (Today.it)
Gennaro Sangiuliano ribadisce la sua versione dei fatti sull'affaire con Maria Rosaria Boccia. Due ore dopo è lui che firma il comunicato, non l'ufficio stampa di Palazzo Chigi: «Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata». (Corriere Roma)
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sul caso scoppiato con i post e le rivelazioni social di Maria Rosaria Boccia ha detto e ribadito che "non è stato speso neanche un euro del ministero". Oggi sono state rese note voce per voce le spese per viaggi e spostamenti della Boccia e, con documenti e testimoni, ricostruito chi è stato a sostenerle. (Il Giornale d'Italia)
Gennaro Sangiuliano resiste. Chiamato a palazzo Chigi dalla premier Meloni, conferma la sua versione dei fatti, messa nero su bianco in una lettera inviata a La Stampa. (quotidianodipuglia.it)
Il ministro Sangiuliano ha deciso di resistere, ma resta la possibilità che le prime dimissioni che l'opposizione riuscirà a strappare dipendano dal caso meno grave tra gli innumerevoli scandali veri o presunti per i quali negli ultimi due anni è stata invocata la fuoriuscita di questo o quell'esponente della maggioranza. (Il Dubbio)
“Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. (Secolo d'Italia)