Siccità, Cirio tuona: “Lo stato d'emergenza? Prima lo chiedevo, ora lo reclamo”

newsbiella.it INTERNO

Mi aspetto che nel prossimo consiglio dei ministri la nostra richiesta venga accolta, entro la prossima settimana.

Dopo una settimana vissuta con l’incubo della siccità sulle spalle, il Governatore Alberto Cirio sferza il Governo, che pur riconoscendo le difficoltà del Piemonte non ha ancora deliberato lo stato d’emergenza che il presidente aveva richiesto venerdì scorso.

“Naturalmente però - ha concluso Cirio - anche le faglie profonde sono sotto stress, stanno ricevendo una richiesta maggiore”

"Aspetto novità dal prossimo Consiglio dei ministri". (newsbiella.it)

Ne parlano anche altri media

Ritengo che nelle Marche vi siano le condizioni per rispettare questi criteri già ora, e ancora di più nel prossimo futuro Non si arriverà a sospendere l’erogazione dell’acqua nelle ore notturne, perché ancora nelle Marche l’emergenza idrica è ancora a livello uno e si può intervenire senza mettere in atto drastici provvedimenti. (corriereadriatico.it)

Ci sono poi da varare i risarcimenti per i danni causati da questa situazione senza precedenti: fondi che si attestano sul valore di diversi miliardi di euro E così torna ad aggirare lo spettro di un nuovo stato di emergenza, dopo quello più volte reiterato nel corso dei mesi a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19. (QuiFinanza)

Emergenza idrica, richiesto lo stato d’emergenza per molte regioni. di Capital Web. Con Riccardo Quadrano e Andrea Lucatello ospite il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, per parlare della situazione idrica sempre più drammatica. (Radio Capital)

Il refarming delle frequenze si concluderà il 30 giugno con la visione esclusiva dello standard MPEG 4 in sostituzione di quello MPEG 2. È arrivato il momento atteso da diversi mesi, la conclusione delle operazioni di refarming delle frequenze con il passaggio allo standard MPEG 4. (InformazioneOggi.it)

A chiederlo sono infatti state le Regioni al Governo, durante una conferenza tenutasi nella giornata di ieri alla quale ha partecipato anche il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. (L'INDIPENDENTE)

Emergenza che sta già provocando dei razionamenti e che ne provocherà altri, con danni incalcolabili all'agricoltura, alla zootecnica e perfino alla produzione energetica, perché le centrali idroelettriche sono a secco. (ilmessaggero.it)