Potere al Popolo Sannio al fianco dei lavoratori dello Spettacolo e della Cultura

NTR24 INTERNO

Il tutto senza che il Comune fornisse mai alcuna motivazione plausibile.

Ciò – conclude Potere al Popolo – richiede un’attività di molti anni ed è per questo che riteniamo che occorra una massiccia campagna di rilancio del settore, per poter riguadagnare almeno le condizioni basilari per riprendere a fare arte e cultura”

“Stamattina abbiamo aderito anche noi alla Giornata Di Mobilitazione Nazionale Dei Lavoratori Dello Spettacolo, indetta dalla R. (NTR24)

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Foto di Massimo Silvano. TRIESTE Più di 150 lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura sono di nuovo scesi in piazza oggi, martedì 23 febbraio, a Trieste. Da allora, come si legge nel comunicato dell'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delloSpettacolo e Cultura Fvg - salvo la brevissima parentesi estiva, centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore (oltre settemila occupati solo in Friuli Venezia Giulia — dati Inps 2019) stanno vivendo una condizione di profonda precarietà, disoccupazione e assenza totale di prospettive, sopravvivendo a stento con l’elargizione di insufficienti misure tampone: quattromilaottocento euro complessivi ai più fortunati, mentre molti altri rimangono tuttora a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia che non ha tuttavia sciolto i nodi legati al respingimento di legittime richieste, vista anche la non uniformità delletroppe e diverse posizioni lavorative presenti nel settore". (Il Piccolo)

Chiedono che l'apertura dei teatri, chiusi da un anno a causa della pandemia da Covid, avvenga in piena sicurezza per tutti i lavoratori. (Rai News)

Il sovrintendente e direttore del San Carlo, Stéphane Lissner, ha anche commentato il flash mob dicendosi convinto che "il Ministro Franceschini farà di tutto per riaprire i teatri al più presto" in foto: Il flash mob davanti al teatro Bellini. (Fanpage.it)

Spettacolo e cultura sono la nostra identità e il volano della ripartenza del Paese" Un anno di Covid, un anno dalle prime restrizioni che subito hanno interessato il mondo dello spettacolo, della cultura e dell'intrattenimento. (Primocanale)

«Vogliamo che si investa fino al 5 per cento di Pil sull’istruzione, che sia tutelato veramente il diritto allo studio, che si attivi un piano nazionale di edilizia scolastica, che si renda l’istruzione, compresa l’università e l’accademia, realmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, che si elimini il precariato dei docenti e le classi pollaio aumentando gli spazi e riducendo gli studenti per classe». (Corriere della Sera)

Un concerto di Vivaldi in programma, 5 musiciste internazionali, una veneziana addetta alle pulizie del teatro (e appassionata di rock inglese) che non può che esclamare "Ancora con 'sto Vivaldi!". Sarebbe bello immaginare che una volta superata la pandemia istituzioni e cittadinanza riconoscessero pienamente il ruolo sociale del teatro» (VeneziaToday)