Sinner capolavoro: batte Medvedev in 4 set e conquista la prima semifinale a New York

Sinner capolavoro: batte Medvedev in 4 set e conquista la prima semifinale a New York
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La Gazzetta dello Sport SPORT

C'è Simone Biles, la regina della ginnastica, c'è Dwyane Wade, c'è Seal nel box di Jannik che tifa esulta e soffre. C'è battaglia e tensione, tormento ed estasi. Jannik Sinner supera Daniil Medvedev in 4 set 6-2 1-6 6-1 6-4 e conquista per la prima volta la semifinale dello Us Open eguagliando Corrado Barazzutti che ci riuscì nel 1977 e Matteo Berrettini, battuto da Nadal nel 2019. Al prossimo turno, Jannik aspetta l'amico e compagno di doppio Jack Draper, che ha dominato Alex De Minaur in tre set regalando alla Gran Bretagna una semifinale Slam che mancava in questo torneo dalla vittoria di Andy Murray nel 2012 (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Rovesci, dritti, lungo linea, volée, pallonetti, gioco da fondo e sottorete: Jannik Sinner batte Daniil Medvedev e dà a tutti gli spettatori degli Us Open una strabiliante dimostrazione di forza. (Liberoquotidiano.it)

Sinner e Medvedev, avversari simili NEW YORK – Dite quello che volete a Jannik Sinner, fate quello che volete, ma questo ragazzo merita un monumento. Perché ottenere quello che ha ottenuto, con la pressione e gli occhi del mondo addosso dopo il caso Clostebol, è stato qualcosa di eccezionale. (la Repubblica)

Jannik Sinner continua la sua marcia agli Us Open, ultima prova stagionale dello Slam. L’azzurro, numero 1 del mondo, ha superato quello che sulla carta era l’ostacolo più alto, il russo Daniil Medvedev, numero 5 del seeding, che lo aveva battuto a Wimbledon. (LAPRESSE)

Sinner immobile al centro del campo: rivivi l'esultanza iconica al matchpoint contro Medvedev

Stavolta però le cose sono andate diversamente, perché molto diverso è lui, Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale. L’azzurro approda per la prima volta in carriera in semifinale allo Us Open superando Daniil Medvedev per 6-2 1-6 6-1 6-4 al termine di una partita dall’andamento strano, ma dove a fare la differenza è stata la maggiore solidità dell’altoatesino, specialmente sotto il profilo mentale. (Il Fatto Quotidiano)

Come spesso ha fatto, l'azzurro si è fermato immobile alla fine dell'ultimo punto, assaporando le emozioni e poi esultando in direzione del suo angolo. Rivivi l'epilogo del quarto di finale sull'Arthur Ashe: (Eurosport IT)