Sparo a Gardone Valtrompia, trapela qualche segnale di speranza per la bimba ferita alla testa
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Trapela qualche segnale di speranza dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è ricoverata la bambina ferita alla testa da un colpo di pistola. Il tragico evento si è verificato nel pomeriggio del primo gennaio, nella casa di Gardone Valtrompia la piccola sarebbe stata ferita da un colpo di arma da fuoco esploso accidentalmente. A distanza di 96 ore dal ricovero, il Giornale di Brescia riporta che qualche timido segnale di speranza stia arrivando dal Papa Giovanni XXIII. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
La pistola è stata sequestrata. La bambina è ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale di Brescia, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico alla testa, e si teme per la sua vita. (Il Fatto Quotidiano)
I genitori della bimba di tre anni che si è colpita alla testa con la pistola del genitore, trovata carica e incustodita, sono indagati per lesioni colpose e omessa custodia dell'arma. (Fanpage.it)
La procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati dopo il papà, anche la madre della bimba di 3 anni rimasta gravemente ferita da un proiettile partito accidentalmente dalla pistola trovata in casa a Gardone Valtrompia, in provincia di Brescia. (Internapoli)
I medici del reparto di Pediatria dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, infatti, in queste ore stanno decidendo per la diminuzione lieve della sedazione della piccola, che è in coma da quando ha riportato ferite gravissime alla testa. (IL GIORNO)
Resta appesa a un filo la vita della bambina di tre anni che il primo gennaio è rimasta ferita da un colpo partito dalla pistola del padre a Gardone Valtrompia, nel Bresciano. All'ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo la piccola è stata già sottoposta a un intervento chirurgico alla testa e attualmente si trova in terapia intensiva in prognosi riservata. (il Giornale)
Oltre al papà anche la mamma della bambina di tre anni rimasta gravemente ferita al volto a Capodanno, mentre stava maneggiando la pistola del padre, è stata iscritta nel registro degli indagati. Anche per lei, come per il marito, l’accusa provvisoria è di lesioni colpose e omessa custodia dell’arma. (La Repubblica)