'Ndrangheta, due distinte operazioni in Liguria e a Cuneo: arresti

Gazzetta del Sud INTERNO

E’ quanto ha smascherato l’operazione della Dda di Milano, condotta dalla polizia postale, che ha portato all’arresto di 4 persone.

Il clan Iamonte-Moscato della 'ndrangheta di Desio, ramificato fino alle coste del Ponente ligure, tentava di mettere le mani sugli hotel della zona turistica, approfittando del periodo di crisi.

In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

È questa, in sintesi, la pesante “ombra” avanzata dal gip di Milano, che ha portato all’arresto di Alfonso Pio, 52 anni e figlio di Domenico Pio boss del clan della ‘ndrangheta di Desio (Monza) arrestato nella maxi inchiesta ‘Infinito’ del 2010. (IVG.it)

Così uno dei soci della società proprietaria dell'Hotel parlava dell'impossibilità di presentarsi nell'aprile 2018 all'assemblea dei soci dopo le minacce. Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano Guido Salvini, su richiesta dei pm Adriano Scudieri e Francesco Cajani, con cui è stato arrestato oggi assieme ad altri tre. (La Repubblica)

Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Torino per associazione di stampo mafioso e traffico di droga. Effettuate una trentina di perquisizioni. (ZMedia)

Petrocca diceva che Pio era una persona "difficile da far ragionare". Alfonso Pio avrebbe anche imposto che la sua compagna "soggiornasse gratuitamente in una suite a lei riservata".L'indagine è stata condotta dalla polizia postale. (La Repubblica)

a Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. L’indagine riguarda l’attività di una “locale” di ndrangheta a Bra (Cuneo) riconducibile alla famiglia Luppino, originaria di Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria). (http://gazzettadalba.it/)

Nei guai anche un avvocato del foro di Palmi, ma con studio anche a Bra, indagato. L’associazione mafiosa aveva contatti anche con un esponente politico locale, indagato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. (Corriere della Sera)