Tutto sui dazi di Trump: a quanto ammontano? E chi li pagherà?

Tutto sui dazi di Trump: a quanto ammontano? E chi li pagherà?
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Avvenire ESTERI

Reuters Sabato scorso Donald Trump ha annunciato che a partire da domani, martedì 4 febbraio, le aziende che importano prodotti negli Stati Uniti dal Canada e dal Messico pagheranno un dazio del 25%; gli importatori dalla Cina pagheranno invece un ulteriore 10% in aggiunta alle tasse esistenti. Per il greggio canadese i dazi saranno del 10%. Donald Trump ha insistito sul fatto che questi dazi non aumenteranno i prezzi per i consumatori americani e che se qualcuno ne pagherà il costo, saranno i Paesi stranieri. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

La guerra commerciale di Donald Trump insegna che uno dei rischi maggiori del suo nuovo mandato è il palese disprezzo della legge internazionale da parte del presidente degli Stati Uniti, fatto che rende imprevedibili le sue azioni, creando volatilità sui mercati finanziari e aumentando l’incertezza in un mondo già destabilizzato da guerre e tensioni geopolitiche. (Corriere della Sera)

Con il Wall Street Journal americano è d’accordo anche il Financial Times britannico: la guerra commerciale è «assurda» e «dannosa per l’economia e il potere diplomatico degli Stati Uniti»). (il manifesto)

Male. E gli effetti finanziari, ma soprattutto il dialogo politico, hanno subito prodotto un primo effetto: le tariffe, solo per … (L'HuffPost)

Il colpo dell’anno è di Tommy Paul? Passante no look spettacolare a Dallas – Video

PUBBLICITÀ Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accettato di rinviare per 30 giorni i dazi su Messico e Canada dopo che entrambi i Paesi hanno accettato di adottare misure per rafforzare la sicurezza delle frontiere e per reprimere il traffico di droga. (Euronews Italiano)

Colpiscono anche la moda i nuovi dazi introdotti da Donald Trump. Come ultima risposta alle tariffe del 10% sulle importazioni dalla Cina, approvate dal neo presidente americano e in vigore da oggi, il Ministero del commercio della Repubblica popolare ha fatto sapere di aver inserito anche Pvh nella sua black list di società inaffidabili, stando a quanto riportato da Reuters (Milano Finanza)

Paul, più che per il risultato e la prestazione, ha stupito per un colpo che si candida già a essere, appunto, il colpo dell’anno. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)