Un testimone potrebbe mettere in dubbio l’alibi di Sempio. I legali: «Non ci fidiamo più degli inquirenti»
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GARLASCO. Spunta un nuovo nome nelle indagini sul delitto di Garlasco, ma non si tratta di un nuovo indagato. A farlo sono stati i carabinieri che lunedì scorso hanno convocato in caserma la madre di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. «Non capisco cosa c'entri», ha reagito davanti ai militari la donna, Daniela Ferrari, che dopo aver sentito quel nome si è sentita male. E a distanza di giorni, sostiene l'avvocata Angela Taccia che difende il figlio, «è provata e continua ad avere crisi di panico». (La Provincia Pavese)
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«Non vorrei che gli stessi errori delle indagini di allora fossero ripetuti dall'indagine di oggi - ha proseguito - contro il mio cliente. A Storie Italiane su Rai1 ha parlato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara Poggi indagato a 18 anni dall'omicidio di Garlasco: «Ho sempre pensato che Alberto Stasi sia innocente», ha detto l'avvocato. (Il Messaggero)
Ma anche che, qualora detti presunti sviluppi avessero un qualche fondamento circa l'alibi di Sempio, non intaccherebbero minimamente la accertata responsabilità di Stasi». «Questi presunti sviluppi denotano solo una sistematica fuga di notizie rispetto alla attività degli inquirenti che oggettivamente preoccupa. (La Provincia Pavese)
Di quest'uomo Andrea Sempio e il padre non saprebbero nulla (TGLA7)
A raccontarlo è la trasmissione "Chi l'ha visto?". «Non capisco cosa c'entri», ha reagito davanti ai militari la donna, Daniela Ferrari, che era stata convocata a Milano per rispondere ad alcune domande relative all'indagine sul figlio. (Il Gazzettino)
Gli avvocati del 37enne indagato intanto annunciano battaglia: "Appena potrò il 16 di maggio farò tutte le eccezioni del mondo" (Il Fatto Quotidiano)