Colombia, proteste contro la riforma fiscale. La polizia risponde sparando sui manifestanti – I video

Open ESTERI

Tanti i video circolati negli ultimi giorni in cui si vedono le autorità picchiare manifestanti.

Almeno 19 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite negli ultimi giorni in Colombia a seguito delle proteste scoppiate contro la riforma fiscale annunciata mercoledì scorso dal presidente Iván Duque Márquez.

Proteste che sono scattate anche a seguito della violenza e degli abusi della polizia e della decisione di Duque di schierare più forze militari nelle strade. (Open)

Su altri media

Per ora sono 19 le vittime e circa 900 i feriti durante diversi giorni di proteste in tutta la Colombia contro la proposta di aumento delle tasse, destinate a colmare la voragine fiscale legata alla pandemia. (AGC COMMUNICATION)

Da qualche giorno la Colombia è scossa da violente manifestazioni che sono già costate la vita a decine di persone. Una riforma fiscale che colpisce i ceti più poveri ha fatto esplodere le proteste in Colombia, con decine di morti e centinaia di feriti. (LifeGate)

Polizia fuori controllo in Colombia. Tutto, ovviamente, ripreso da cellulari e diffuso in rete, come i video, anche dai contenuti molto forti, dei quali Fanpage.it è entrata in possesso (Fanpage.it)

Lea el comunicado aquí ➡️ https://t. Joana, maglietta della nazionale della Colombia e un cartellone con il capo di Stato rappresentato con fattezze animali, si appella alla comunità internazionale e anche all’Italia (Dire)

Inoltre ieri Duque ha annunciato ufficialmente che verrà ritirata la riforma tributaria dopo che in precedenza aveva affermato la sua revisione. La protesta nasce dal ripudio di una riforma tributaria ma affonda le radici nel malcontento generalizzato delle classi popolari (Farodiroma)

Pressato dalle manifestazioni di piazza il presidente Duque ha ordinato il ritiro della proposta dibattuta con scetticismo al Congresso, dove un ampio settore l'ha respinta perchè penalizzava la classe media ed era inappropriata nel pieno della crisi pandemica. (PrimaPress)