Pogacar e il bis al Tour: miracolo infinito della piccola Slovenia

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Da Tina Maze nello sci, a Oblak e Ilicic nel calcio, alla maglia gialla: capolavori che hanno però radici antiche. Mettiamola così.

Una nazione grande quanto la Puglia e con la metà degli abitanti del Molise ha vinto in due anni il Tour de France il doppio delle volte della Germania in tutta la storia.

Il Belgio aspetta dal 1976 (Van Impe), l’Olanda dal 1980 (Zoetemelk), la Francia dal 1985 (Hinault), e invece la Slovenia domina. (La Gazzetta dello Sport)

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Ha vinto inoltre per due anni tre maglie al Tour (gialla, bianca dei giovani e a pois per la montagna ndr.) «Ha vinto 9 tappe nei grandi Giri, è il secondo Tour che conquista dopo aver vinto quest’anno fra le altre corse la Tirreno e la Liegi. (TUTTOBICIWEB.it)

“Corro in sella a Colnago da quando sono passato professionista e quando ripenso ad alcune delle mie più grandi vittorie, inforcavo una Colnago. Sono felice di far parte della straordinaria storia di Colnago e che altri ciclisti possano condividere la mia esperienza con queste tre bici speciali che celebrano tre maglie speciali” (BDC Mag)

In particolare fa impressione il ritardo in classifica di Richard Carapaz, unico leader rimasto in casa Ineos in questo Tour de France. «Quando ho vinto il Tour de France non penso che fossi così felice come avrei dovuto essere», racconta ancora (L'Ultimo Uomo)

Su quel telefono c’erano tante cose personali, che riguardano anche la mia famiglia, con i miei figli, momenti importanti e ora non li ho più e ho capito che quel telefono non lo rivedrò». Sono stati momenti difficili quelli vissuti dalla squadra della Bahrain-Victorius e metabolizzare quanto accaduto non è stato facile per nessuno. (TUTTOBICIWEB.it)

Per la 18esima volta, un corridore gommato Vittoria vince la gara a tappe più importante al mondo. Anche quest’anno, gli pneumatici in cotone Corsa hanno portato Tadej Pogacar e con lui l’UAE Team Emirates alla conquista della classifica generale del Tour. (TUTTOBICIWEB.it)

Se questo non dovesse accadere, la corsa sarà aperta a tanti favoriti e a quel punto il numero uno potrebbe essere Pogacar» Le prime indicazioni sul percorso delle Olimpiadi sono arrivate invece da Remco Evenepoel che, come Van Aert, sarà impegnato sia nella prova su strada che a cronometro. (TUTTOBICIWEB.it)