La destra teme i referendum: il Jobs act spacca ancora il Pd

La destra teme i referendum: il Jobs act spacca ancora il Pd
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Domani INTERNO

Fratelli d’Italia e Forza Italia imbracciano la linea dell’astensione ai referendum, con comunicati e dichiarazioni in batteria: l’8 e il 9 giugno il partito della premier invita a non andare a votare, e altrettanto fa Antonio Tajani, leader di FI: «Noi siamo per un astensionismo politico. Non amo la proposta referendaria, quindi invitiamo all’astensione». Manna per il fronte referendario, che replica alzando i decibel (Domani)

Su altre testate

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la Villa Comunale di Frosinone, l’incontro pubblico promosso dalla consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti insieme alla CGIL a sostegno della campagna referendaria “Cinque Sì per il lavoro”, in vista del voto dell’8 e 9 giugno. (Frosinone News)

Ciò che caratterizza questi mala tempora in cui viviamo appartiene al regno dell’assurdo. (estense.com)

Arturo Scotto, capogruppo PD alla commissione Lavoro della Camera e membro della Direzione nazionale del Partito Democratico. Elly Schlein è nel mirino della stampa mainstream ma anche di una parte del gruppo dirigente Dem, per il sostegno ai cinque referendum promossi dalla Cgil. (L'Unità)

IL VIDEO. Referendum, Landini: da maggioranza errore grave disertare urne

Umberto Baldo Come sempre succede in questa Italia dei “Guelfi e Ghibellini”, ad un mese dei Referendum convocati per domenica 8 e lunedì 9 giugno per esprimersi sui quesiti promossi da Sindacati e Associazioni (quattro sul lavoro ed uno sulla cittadinanza), sta scoppiando la stucchevole polemica sul “voto e non voto”, e sulla “legittimità” dell’astensione. (TViWeb)

La segretaria Pd: "L'invito all'astensione è un tradimento ai principi costituzionali" (lapresse.it)

Roma, 8 mag. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro durato oltre quattro ore."Un errore politico - ha proseguito - penso sia anche grave sul piano della responsabilità civica e democratica, anche perché stiamo parlando di referendum che, se raggiungiamo il quorum, hanno un effetto positivo per il Paese e le persone. (il Dolomiti)