Il fallout globale: dollaro e oro su, borse e cripto giù

Il fallout globale: dollaro e oro su, borse e cripto giù
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il manifesto ESTERI

I primi effetti dei dazi di Trump, al netto delle reazioni dei paesi che ne verrebbero colpiti, sono in sequenza: borse mondiali in rosso (a Milano giù gli industriali, Stellantis, Pirelli, Saipem), giù le criptovalute, apprezzamento del dollaro sulle principali valute. A perdere più terreno rispetto al biglietto verde sono non a caso il peso messicano (-3%), il dollaro canadese (-1,73%) e lo yuan cinese (-0,5%): le divise dei tre paesi finiti per primi al centro della guerra commerciale scatenata dalla nuova amministrazione Usa. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Servizio di Pierluigi Vito Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

La guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contro il Canada ha già provocato le prime contromosse nelle province dello stato nordamericano. (Gambero Rosso)

Giù l’Asia, poi l’Europa e infine, l’America. Forse, ma i mercati h… (La Stampa)

La Cina risponde ai dazi Usa: 15% su gas e carbone, 10% sul greggio

Nonostante le brusche frenate dovute a intese temporanee con Canada e Messico, i dazi di Donald Trump scatenano la reazione uguale e contraria di Pechino. Ancor prima di alzare la cornetta del telefono. (il Giornale)

Trump ha accettato di congelare per un mese l’introduzione delle tariffe al 25% sulle importazioni del Messico. Prima il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua omologa messicana Claudia Sheinbaum hanno disinnescato la guerra commerciale tra i due Paesi a poche ore dal via. (la Repubblica)

A pochi minuti dall’entrata in vigore dei dazi americani del 15% su tutti i prodotti importati dalla Cina, Pechino ha sparato i primi colpi in quella che si annuncia come una nuova guerra commerciale con Washington: carbone e gas naturale (Lng) made in Usa saranno gravati da una tariffa del 15%; petrolio greggio, equipaggiamenti agricoli e automobili di grossa cilindrata attireranno dazi del 10 per cento. (Il Sole 24 ORE)