Harvard in Italia

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Corriere della Sera ESTERI

La contestata decisione del governo Usa di tagliare fondi federali all’università di Harvard è al centro della nuova puntata della video rubrica «Oriente Occidente» di Federico Rampini; una questione che può essere capita se spiegata con un parallelismo del tutto ipotetico con l’Italia: «Immaginiamo che la Bocconi di Milano sieda su un tesoro di 50 miliardi di euro frutto delle donazioni di capitalisti italiani – è l’ipotesi di Rampini – E che questi soldi permettano loro di decidere la finalità dei progetti di ricerca e garantiscano un accesso automatico all’università per i loro figli e nipoti». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Linda McMahon, Segretaria all’Istruzione nell’amministrazione Trump, è finita al centro delle polemiche dopo aver inviato una lettera con alcuni errori grammaticali al presidente di Harvard, Alan Garber. (Il Messaggero)

Bocciata su tutta la linea Linda McMahon , nominata da Trump all’Istruzione, spedisce una lettera fitta di errori: Harvard la rimanda indietro con correzioni a penna rossa. Il web insorge: “Neanche l’inglese, figuriamoci l’istruzione”. (Italia Informa)

L'ultima lettera della ministra dell'istruzione Linda McMahon ai vertici di Harvard è tornata a ribadire le accuse di antisemitismo all'ateneo del Massachusetts intimando a non chiedere più fondi federali fintanto che non cambierà rotta. (bluewin E-Mail)

L’ultima puntata tra l’amministrazione Trump (che ha congelato 2,2 miliardi di dollari all’ateneo) e Harvard University sta nella lettera inviata dalla segretaria all’Istruzione Linda McMahon – moglie di Vince McMahon, il guru del wrestling americano, amico del presidente degli Stati Uniti – al presidente di Harvard, Alan Garber, contenente minacce di sospensione dei fondi federali al celebre ateneo statunitense. (La Ragione)

Nell’America di Trump si assiste a una escalation di ingiunzioni, minacce e richieste a istituzioni come Harvard, Columbia, Cornell, Princeton e Yale che ha come posta in gioco il controllo sui processi decisionali e sui programmi e, forse, la stessa sopravvivenza di quel modello di università, spesso criticato perché elitario ma certo capace di radunare intelligenze da tutto il mondo (Il Sole 24 ORE)

Rispedita al mittente. Nello specifico a Linda McHahon, la segretaria all’Istruzione nell’amministrazione di Donald Trump. E non solo: a caratterizzare il testo, in cui McMahon ribadiva le accuse di antisemitismo al college più ricco e più antico del Paese, una lunga serie di correzioni di errori di grammatica e di sintassi. (TGLA7)