Brexit, cinque anni dopo: investimenti giù e bene il commercio. Tutte le sorprese dell'uscita dalla Ue

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Corriere della Sera ESTERI

Cinque anni, tempo di bilanci: il 31 gennaio 2020 la Gran Bretagna usciva dall’Unione europea, unico Paese a staccarsi dalla Ue. Nel valutare l’esito (provvisorio) del divorzio, sul Continente è prevalsa spesso una narrativa catastrofista, che vede il Regno Unito sprofondato in una crisi autoinflitta senza via di uscita: in realtà, il quadro è piuttosto in chiaroscuro, con diversi piani che si intersecano. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il 31 gennaio 2020, il Regno Unito ha ufficialmente concluso la sua avventura di 47 anni all’interno dell’Unione Europea, dando vita a un passaggio complesso e controverso che continua a influenzare la vita economica e sociale del Paese. (Gaeta.it)

Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno reso noti con un messaggio su Telegram i nomi dei tre ostaggi, tenuti prigionieri da oltre un anno nella Striscia di Gaza, che saranno liberati domani mattina presto. (Sbircia la Notizia Magazine)

Sono passati cinque anni dalla Brexit e il bilancio non è così positivo se si analizza la situazione attuale in comparazione alle due principali promesse che erano state fatte. (Sky Tg24 )

Tuttavia, alcuni settori, come quello agroalimentare, hanno risentito maggiormente delle nuove dinamiche, affrontando sfide significative nell'export verso l'Ue. Contrariamente alle previsioni più pessimistiche, il commercio britannico ha mostrato una certa resilienza. (Treccani)

Bbc Verify, il canale 'anti-disinformazione' dell'emittente britannica, ha analizzato gli effetti di cinque anni di Brexit su altrettante questioni chiave della campagna, guidata allora dal leader del "Partito della Brexit", Nigel Farage. (Adnkronos)

Loro, poi, convinti che una volta liberi dalle pastoie burocratiche imposte da Bruxelles si sarebbe aperta una nuova età dell’oro. Qualche interesse economico in comune e poco più. (L'Eco di Bergamo)