Mondiali Ciclocross Liévin 2025, Wout van Aert dopo l'argento: "Partendo dietro, avrei dovuto essere fortunato; non lo sono stato"
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Wout van Aert ha chiuso al secondo posto il Mondiale di Ciclocross di Liévin 2025. Davanti a lui il solo, imprendibile, Mathieu van der Poel, con il quale il belga non è praticamente mai stato a contatto. Il neerlandese ha preso il comando della situazione abbastanza rapidamente, mentre Van Aert si è trovato imbottigliato a centro gruppo nelle primissime fasi di gara, vedendo la sua partenza decisamente condizionata e trovandosi costretto a una corsa tutta in rimonta. (SpazioCiclismo)
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La cronaca e le dichiarazioni di Van Der Poel In realtà, forse ancora più dell'esito della contesa, l'attesa principale era riposta sul solito duello con Wout Van Aert, che a sua volta si era iscritto alla startlist della corsa francese quasi all'ultimo minuto. (Quotidiano Sportivo)
E se la gara dei grandi ha confermato un copione così prevedibile da non essere particolarmente emozionante (per i non olandesi e i non tifosi di Van der Poel), la rincorsa dell’azzurro al titolo mondiale è stata rocambolesca come si addice a un’impresa. (Bici.PRO)
Partendo dalla quarta fila, Van Aert ha subito un incidente che ha compromesso il suo inizio. Dal 15 al 22 Febbraio 2025 in Costa Blanca Pedala con Moser, Bugno, Chiappucci e Mosole (InBici)

Wout van Aert, principale avversario dell’iridato, penalizzato da una partenza arretrata, è caduto e ha tentato la rimonta fino al secondo posto, ma il distacco accumulato era incolmabile. Mathieu Van der Poel entra nella leggenda del ciclocross conquistando il settimo titolo mondiale a Liévin, in Francia, eguagliando il record di Eric De Vlaeminck, che resisteva dal 1973. (ilmessaggero.it)
«Vincere un titolo mondiale è qualcosa che si sogna fin da bambini, ma arrivare a conquistare sette titoli è qualcosa di veramente incredibile. Questo significa molto per me e vuol dire aver scritto un pezzo di storia». (TUTTOBICIWEB.it)
Tre giorni di gare, di medaglie, di ori azzurri con un fantastico Mattia Agostinacchio che in mattinata si mette dietro il favoritissimo il francese Bruyere Joumard e conquista la maglia iridata prendendo il testimone ad una anno esatto di distanza dall'altro azzurro Stefano Viezzi. (il Giornale)