Spahn spaventa la Germania: «Vaccinati, guariti o morti»

Bluewin SALUTE

Sotto attacco per la gestione dell'emergenza Covid che ha travolto il Paese, il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha pronunciato una sentenza shock in una situazione complessa.

Gernot Marx, presidente del Divi, associazione di medici di terapia intensiva e di urgenza, ha denunciato che «la situazione in Germania non è sotto controllo e desta molta preoccupazione».

Keystone. «Alla fine dell'inverno in Germania saranno quasi tutti vaccinati, guariti o morti». (Bluewin)

La notizia riportata su altre testate

Continua a preoccupare la quarta ondata dell'epidemia di Covid-19 in Germania. "Non possiamo escludere il lockdown". La situazione in alcuni Stati tedeschi "è davvero drammatica", "non possiamo escludere nessuna misura, incluso il lockdown". (Today)

2021. Sputnik Italia [email protected] +74956456601 MIA „Rosiya Segodnya“ 252 60. (Sputnik Italia)

Il green pass per morire. Che c’è di strano quindi se una associazione si assume il compito di «bilanciare la tutela di soci, dipendenti e medici con l’organizzazione pratica della nostra quotidianità»? Non c’è limite al green pass: «Da oggi, nella nostra associazione si applica la regola 2G», cioè la regola del green pass rilasciato solo a vaccinati (geimpft) o guariti (genesen). (Tempi.it)

Ma è anche un alibi perfetto per nascondere i suoi clamorosi errori di gestione e l’incredibile «disastro di comunicazione» come è arrivato ad ammettere perfino il governatore bavarese Markus Söder. Alla fine dell’inverno i tedeschi saranno vaccinati, guariti o morti». (Il Manifesto)

Queste persone vorrei trascinarle in un'unità di terapia intensiva e chiedere loro, di fronte alla sofferenza, cos'altro deve succedere perché capiate? Vaccinazione: le differenze regionali. Come detto, attualmente in Germania è vaccinato il 68,1% della popolazione (Il Giorno)

Le terapie intensive sono allo stremo e in alcune regioni i posti letto in rianimazione sono già terminati. Ad aprire il dibattito è stato il bavarese Markus Soeder, che ha rivelato che l'80% della sua Csu sarebbe a favore (Il Messaggero)