Taiwan, 22 jet cinesi superano linea mediana dello Stretto

l'Adige INTERNO

- PECHINO, 05 AGO - Un totale di 22 caccia cinesi ha brevemente superato oggi la linea mediana informale che divide lo Stretto di Taiwan: lo ha riferito in tarda serata il ministero della Difesa di Taipei, nel primo giorno di manovre su vasta scala effettuate dall'Esercito popolare di liberazione intorno all'isola in risposta alla visita della presidente della Camera americana Nancy Pelosi.

Il ministero di Taipei, rilevando otto J-11, dodici Su-30 e due J-16, ha precisato di aver, secondo il protocollo, "attivato i sistemi di difesa aerea, fatto decollare i jet e lanciato messaggi di avvertimento"

(l'Adige)

Ne parlano anche altre fonti

Nelle scorse ore, dopo le mobilitazioni cinesi in seguito alla visita della speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi, il governo di Tokyo tramite il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno ha sollecitato «fortemente una risoluzione pacifica» della questione Cina-Taiwan tramite vie diplomatiche a Pechino (Open)

L'Esercito popolare di liberazione (Pla) ha "revocato il controllo marittimo e dello spazio aereo al largo della costa orientale dell'isola di Taiwan" con la riuscita delle manovre di lancio missilistiche che "hanno colpito con precisione tutti gli obiettivi". (La Sicilia)

La mossa, confermata in tarda serata dal ministero della Difesa di Taipei, è un segnale preoccupante che, in caso di imprevisti, potrebbe portare a scenari di escalation visti i rischi concreti di incidenti. (Corriere del Ticino)

Parole fin troppo chiare che lasciano intendere quanto sia ormai alta la tensione nella regione di Taiwan che è pericolosamente vicina anche alle isole del Giappone. Insomma in questo scontro durissimo tra Washington e Pechino si inserisce anche Tokyo che potrebbe diventare presto un obiettivo della furia cinese nella regione. (Liberoquotidiano.it)

La manovra anticipa di qualche ora la massiccia esercitazione militare annunciata dall'esercito cinese in risposta alla visita diplomatica a Taiwan della speaker della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi (Tiscali Notizie)

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, commentando con toni aspri il comunicato congiunto del G7 che ieri ha chiesto a Pechino di evitare una "aggressiva attività militare" per il rischio di una "escalation non necessaria" e di "non cambiare unilateralmente lo status quo con la forza". (Tiscali Notizie)