Isarele, le tre liberate: "Vomitevoli, dove ci hano rinchiuse". Una bomba sull'Onu

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Liberoquotidiano.it ESTERI

Mauro Zanon 23 gennaio 2025 Lo scorso anno, una commissione dell’Onu presieduta da Catherine Colonna, ex ambasciatrice francese a Roma ed effimera ministra degli Esteri sotto Macron, aveva assicurato che le accuse di complicità con Hamas mosse contro l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi, erano «infondate». Il documento prodotto dall’Onu sosteneva che Israele non aveva presentato alcuna prova sui legami tra l’agenzia onusiana e l’organizzazione terroristica palestinese. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

« A Gaza sono stata tenuta prigioniera in una struttura dell’Unrwa (agenzia dell’Onu per i palestinesi) e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche». Lo ha detto in una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Keir Starmer, l’ex ostaggio anglo-israeliano Emily Damari , liberata nei giorni scorsi da Hamas (Gazzetta del Sud)

Per la serie, niente di nuovo sotto il sole. L’Onu, da dopo il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, aveva già palesato il suo approccio benevolo nei confronti dei terroristi. (L'Opinione)

Lo ha detto in una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Keir Starmer, l'ex ostaggio anglo-israeliano Emily Damari, liberata nei giorni scorsi da Hamas. "A Gaza sono stata tenuta prigioniera in una struttura dell'Unrwa (agenzia dell'Onu per i palestinesi) e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche". (Trentino)

C’è la regia di Fathi Ahmad Hamad, 64 anni, ex ministro dell’Interno di Gaza, poi padre-padrone della Tv di Hamas, che continua a operare dalle macerie con postazioni mobili e a spargere la sua propaganda antisemita. (ilmessaggero.it)

La 28enne israelo-britannica Emily Damari è stata rilasciata il 19 gennaio 2025 dopo 15 mesi di prigionia (Open)

Il rilascio degli ostaggi israeliani, così come tutte le vicende del conflitto tra Tel Aviv e Hamas, sono state architette seguendo uno schema ben preciso: quello cinematografico. Si tratta di Fathi Ahmad Hamad, 64 anni. (Liberoquotidiano.it)