Delitto Nada Cella, in aula la prova regina: il bottone trovato sulla scena del crimine
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È la prova regina, il bottone trovato sulla scena del crimine, il 6 maggio 1996, sotto il corpo agonizzante di Nada Cella. La 24enne venne uccisa nello studio del commercialista Marco Soracco, a Chiavari, dove lavorava come segretaria. Oggi a distanza di 29 anni si celebra per la prima volta un processo, accusata dell’omicidio è l’ex insegnante Annalucia Cecere, per la pm Gabriella Dotto sarebbe stata gelosa del suo rapporto con il commercialista Soracco e invidiosa del suo posto di lavoro. (RaiNews)
La notizia riportata su altri giornali
"Anna Lucia era la più grande, si occupava di me. Il testimone chiave ha raccontato che avevano un padre violento e alcolizzato che arrivò a incendiare la casa con i figli dentro. (Adnkronos)
Oggi davanti alla corte di Assise di Genova presieduta dal giudice Massimo Cusatti settima udienza del processo per l'omicidio di Nada Cella, la segretaria di 24 anni uccisa nello studio del commercialista di Chiavari dove lavorava il 6 maggio del 1996 (Primocanale)
Non vuole essere ripreso in volto. Per il resto Maurizio, 47 anni, dice che «potete scrivere tutto quello che dico. (la Repubblica)
L'udienza di oggi in corte d'Assise al processo per l'omicidio di Nada Cella avvenuto nel 1996 a Chiavari è iniziata con la testimonianza dell'esperto di bottoni Stefano Cannara, nato a Genova esattamente 66 anni fa, come ha svelato in aula, a capo di un'azienda creata dal nonno, il Bottonificio di Busseto (Parma) che da sempre disegna, produce e commercia bottoni. (Primocanale)
Erano stati insieme qualche anno fino a metà del 1995. “Annalucia aveva all’inizio mi sembrava che avesse un carattere mite ma poi con le parole poteva diventare esplosiva. (Genova24)
Roda ha ricostruito il legame con Cecere, iniziato nella seconda metà degli anni ’90. L'ex fidanzato della Cecere (Prima il Levante)
