Russiagate, le spese “pazze” di Mifsud: cene per oltre 1.300 euro

Corriere della Sera ESTERI

Il denaro era infatti dell’ateneo che gli rimborsava i costi ed è arrivato a pagare fino a 4mila euro per la bolletta telefonica.

È riuscito a spendere circa 200mila euro tra viaggi all’estero, telefonini e cene nei ristoranti romani dove ha pagato conti fino a 1.300 euro.

La Corte dei Conti di Palermo lo ha già condannato a risarcire un danno erariale alla provincia di Agrigento.

La Guardia di finanza della città siciliana ha già sequestrato centinaia di documenti sulle presunte spese “pazze” sostenute da Mifsud mentre era a capo dell’università. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

La procura di Agrigento indaga sulle “spese pazze” di Joseph Mifsud, il misterioso docente maltese coinvolto nel Russiagate, scomparso dai radar da fine 2017, che per alcuni anni è stato presidente del Consorzio universitario della Città dei Templi. (L'HuffPost)

Mifsud di recente è stato anche condannato dalla Corte dei Conti di Palermo a risarcire un danno erariale alla provincia di Agrigento. La Guardia di finanza della città siciliana ha già sequestrato centinaia di documenti sulle presunte spese pazze sostenute da Mifsud mentre era a capo dell’università. (Lettera43)

Solo nel 2010, con la carta di credito, Mifsud avrebbe fatto spese, secondo l'esposto, per 35.369 euro; 6.090 euro, invece, nel 2011 quando la carta di credito utilizzata venne sospesa però da maggio a settembre. (Nuovo Sud)

E' stato lui a presentare l'esposto alla Guardia d Finanza che ieri ha sequestrato centinaia di carte sulle spese 'pazze' sostenute da Mifsud mentre era a capo dell'università. Documenti, bollette telefoniche, biglietti aerei, bolle di acquisto di telefoni cellulari e molto altro. (OlbiaNotizie)

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta per truffa e abuso d’ufficio. La Guardia di finanza della città siciliana ha già sequestrato centinaia di documenti sulle presunte spese ‘pazze’ sostenute da Mifsud mentre era a capo dell’università. (Open)

"Adesso la situazione finanziaria si è sistemata - dice Di Maida orgoglioso - ma solo dopo tanti sforzi. Noi per primi, del Cda, abbiamo rinunciato alle nostre indennità, cercando di rimettere i conti in sesto, almeno un po'". (SassariNotizie.com)