"Spara a Giorgia": la scritta al corteo diventa un caso politico

Spara a Giorgia: la scritta al corteo diventa un caso politico
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Avvenire INTERNO

Le tensioni al corteo pro-Pal di Milano - Ansa Vetrine e pensiline dei mezzi pubblici danneggiate e imbrattate, scritte sui muri, un momento di tensione fra manifestanti e forze dell’ordine, sette persone portate in questura: sono arrivati in circa diecimila a Milano per il corteo nazionale per chiedere di fermare la guerra a Gaza a supporto della resistenza palestinese, più di quanti sfilino lungo le vie di Milano, in quello che è diventato ormai un appuntamento fisso pro-Pal del sabato pomeriggio (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile. (Libero)

Altro che nebbia come ha dichiarato oggi il Sindaco di Milano Sala. Le responsabilità di quello che è accaduto ieri durante il corteo ProPal sono chiare e precise e la Questura le ha individuate. (La Voce del Patriota)

Durante il corteo pro Palestina a Milano, gli scontri con la polizia sono stati oscurati da una scritta minacciosa comparsa sui vetri di una banca: “Spara a Giorgia”. Il governo condanna con fermezza ogni forma di odio, mentre cresce la preoccupazione per la radicalizzazione del dibattito pubblico. (Tgcom24)

Milano, la condanna di Sala dopo i disordini al corteo pro Pal: «Intollerabili le minacce a Meloni. In piazza un'anima violenta»

Uno di lor… Tre di loro apparterrebbero a varie realtà anarchiche di Milano e fuori città mentre altri tre sarebbero più vicini ai movimenti antagonisti. (la Repubblica)

La manifestazione ha visto la partecipazione di una frangia della realtà antagonista/anarchica composta da circa quaranta persone supportate da un fronte composto da diversi manifestanti che, lungo il primo tratto di percorso del corteo, ha danneggiato vetrine e lasciato diverse scritte sulle sedi di vari istituti bancari ed esercizi commerciali. (Adnkronos)

Voce ferma, come la condanna: «Le minacce alla nostra presidente del Consiglio sono intollerabili». «Una manifestazione molto partecipata dove c’erano diverse anime, tra cui — sottolinea Sala— anche una particolarmente violenta». (Corriere Milano)