Lacrime e sangue anche in Safilo: 700 esuberi in Italia

L'HuffPost ECONOMIA

Safilo, il gruppo di occhialeria fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi e dal 2009 controllato dal fondo olandese Hal, ha comunicato il suo nuovo piano quinquennale, che fa leva su una profonda trasformazione digitale e su un drammatico ridimensionamento delle attività italiane.

Da fonti sindacali emerge che nel piano industriale c’è la chiusura dello stabilimento di Martignacco (Udine), in cui operano circa 250 addetti. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Quanto alle licenze, Trocchia ha detto: «stiamo cercando licenze da attivare, ma sottolineo che la nostra strategia non è quella di avere licenze tanto per averle. 4' di lettura. (Il Sole 24 ORE)

Secondo i sindacati lo stabilimento di Martignacco è il più performante per efficienza e produttività, ma non basta. L'assessore regionale alle attività produttive nel primo pomeriggio riferirà sulla situazione al presidente della regione Fedriga e ai capigruppo del consiglio regionale (TGR – Rai)

I pesanti "tagli" della Safilo: solo a Longarone previsti 400 esuberi. Il nuovo piano industriale prevede in tutto 700 lavoratori in meno per il gruppo. (TGR – Rai)

Credo che sarebbe un enorme peccato sprecare questa grandissima flessibilità acquisita da operai e dipendenti dell'azienda». Tra le parole si sente una tristezza che i dipendenti non riescono più a trattenere. (Udine Today)

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L’accordo siglato con Kering Eyewear Da lì in poi Safilo ha cercato di correre ai ripari. Dunque, secondo il piano industriale 2020-’24 approvato dal consiglio di amministrazione di Safilo, sui 2.600 lavoratori totali di oggi 700 sono di troppo. (Corriere della Sera)