È morto il giornalista Rino Tommasi

È morto il giornalista Rino Tommasi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
MilanoToday.it INTERNO

Rino Tommasi è stato punto di riferimento nel mondo dello sport e del giornalismo. Giornalista, poi telecronista televisivo e organizzatore di eventi di pugilato, ha iniziato nel 1953 nell'agenzia ''Sportinformazioni'', dedicata allo sport, che svolgeva anche la funzione di ufficio di corrispondenza milanese per il Corriere dello Sport. Per anni lavorò a Milano. Firma di punta per il tennis della Gazzetta dello Sport, ha lavorato anche per il Messaggero, il Gazzettino di Venezia e il Mattino di Napoli (MilanoToday.it)

Su altri media

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Per noi è un grande dolore. Purtroppo da tempo ormai non appariva e non si faceva sentire”. Afro Zoboletti non nasconde il dispiacere per la morte di Rino Tommasi, avvenuta nelle ore scorse all’età di 90 anni. (La Nuova Riviera)

Sky Sport 24 ha omaggiato Rino Tommasi, morto a 90 anni, chiudendo un'edizione dei suoi tg con una sua telcronaca del 1986: quella del match di Las Vegas Hagler-Mugabi, del Campionato del Mondo dei Pesi Medi. (La Gazzetta dello Sport)

Addio a Rino Tommasi, storica voce di tennis e boxe 08 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

Rino Tommasi e… quel numero sei sulla Pro Vercelli

Giornalista, conduttore televisivo, telecronista e organizzatore di eventi pugilistici, Tommasi è stato un punto di riferimento dello sport italiano, un sapere enciclopedico in particolare su boxe e tennis che ha sempre messo a disposizione dei lettori/telespettatori. (ChietiToday)

Rino Tommasi, veronese, scomparso alla soglia dei 91 anni, è stato davvero “una vita per lo sport”: da praticante in gioventù, da organizzatore di match e da giornalista per oltre mezzo secolo. Non poteva essere altrimenti: il padre Virgilio partecipò alle Olimpiadi di Parigi nel 1924 – settimo nel salto in lungo – e poi a quelle di Amsterdam nel 1928, mentre lo zio Angelo, altista, fu inserito nella squadra dei Giochi del 1928. (Il Fatto Quotidiano)

La scena si svolge al Modo Hotel a metà Anni ‘90, dove è appena terminata la riunione conviviale del Panathon Club di Vercelli, dell’allora vulcanico presidente Aldo Venè. (La Sesia | Cronaca)