Salvini: "No alla zona rossa nazionale, riaprire i ristoranti la sera dove possibile"

Giornale di Sicilia INTERNO

Se la legge permette di pranzare in tranquillità e sicurezza alle 13, deve permetterlo anche alle 20", dichiara Salvini.

Riaprire i ristoranti la sera, laddove possibile, e permettere a palestre, piscine e teatri di tornare operativi, ma in sicurezza.

"Con estrema cautela e prudenza, ma serve un graduale ritorno alla vita, riaprendo in sicurezza, palestre, piscine, teatri e oratori, altrimenti i danni anche mentali oltre che economici rischiano di essere devastanti", aggiunge intervenendo alla trasmissione 'Aria Pulita' su Italia7Gold. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“La zona rossa nazionale non ha senso, si deve intervenire su zone rosse a livello comunale o provinciale e occorre un cambio di passo nella comunicazione da parte dei virologi e dei tecnici per evitare confusione e messaggi contraddittori”. (Salernonotizie.it)

Salvini risponde anche ad una domanda su Arcuri: "Lascio giudicare chi ascolta - dice -, il presidente Draghi ha ben chiara la situazione e penso che sarà lui a segnare il cambio di passo". Salvini aggiunge - rispondendo ad una domanda al riguardo - di apprezzare l'operatività e la concretezza di Bertolaso (Giornale di Sicilia)

«Non abbiamo avanzato nessuna richiesta di posticipare siamo al lavoro per le squadre» ha detto ancora, parlando poi dell’emergenza Covid: «C’è bisogno di un ritorno alla vita, con serenità, prudenza e attenzione serve trovare delle soluzioni per ripartire». (Corriere della Calabria)

Quindi è chiaro che occorre essere sempre più precisi al livello territoriale", ha detto Salvini ospite di "Mattino 24" su Radio 24,. Noi non abbiamo chiesto nulla", ha detto Salvini (Adnkronos)

Che Draghi bene o male è appeso a Salvini e alle sue decisioni, soprattutto con Forza Italia che da tempo è a ruota del leader leghista per sopravvivere e con Berlusconi che sa benissimo che tra i suoi sono in molti, in casi di spaccatura, ad essere pronti ad accasarsi da Salvini o Meloni. (left)

Aveva partecipato anche il tenore Andrea Bocelli: "Non si tratta di essere negazionisti, si tratta di ricercare il buonsenso. Io mi sono sentito umiliato e offeso dal lockdown e per questo, l’ammetto, ho disobbedito, sono uscito di casa nei mesi scorsi nonostante i divieti". (Today.it)