Colpo al clan mafioso di Bagheria, 8 fermi - L'Unione Sarda.it

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All’alba di oggi i militari del Comando Provinciale di Palermo hanno tratto in arresto 8 indagati, in esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, poiché ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e vendita di armi clandestine, estorsione, lesioni personali aggravate, reati tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'affronto. L'autorità del boss di Bagheria Massimiliano Ficano sarebbe stata messa in discussione da Fabio Tripoli, secondo le indagini dei carabinieri. Tutti i coinvolti. Insieme a Massimiliano Ficano, ritenuto dagli investigatori il nuovo capomafia di Bagheria, sono stati fermati oggi anche i suoi uomini più fidati (Il Giorno)

Altri due indagati invece percepivano 800 euro mensili dal reddito di cittadinanza Tra gli arrestati, un ex addetto alla raccolta di rifiuti all’epoca in servizio presso l’azienda palermitana RAP (poi licenziato per giusta causa), intercettato dai militari mentre consegnava a domicilio le dosi di stupefacente durante il lavoro. (LaPresse)

"Stipendiare" i carcerati: dovere sacro dei boss liberi. Queste scelte operative sono il frutto di una precisa strategia delineata del capomafia Massimo Ficano. Nelle indagini sono inoltre emerse la responsabilità penali dell’anziano imprenditore edile Carmelo Fricano (detto “Mezzo chilo” e tratto in arresto oggi), ritenuto vicino alla famiglia mafiosa di Bagheria e quelloe dello storico capomandamento detenuto, Leonardo Greco. (PalermoToday)

I carabinieri del nucleo investigativo – attraverso intercettazioni ambientali, telefoniche, telematiche e veicolari – hanno delineato il nuovo organigramma della famiglia mafiosa. (Grandangolo Agrigento)

In passato, infatti, diversi collaboratori di giustizia hanno indicato Fricano quale "prestanome" di Greco, e inserito nell'associazione mafiosa. Nel corso delle indagini sfociate nell'operazione Persefone con 8 fermi sarebbe emerso il ruolo dell'anziano imprenditore edile Carmelo Fricano (detto "Mezzo chilo"), ritenuto vicino alla famiglia mafiosa di Bagheria e in particolare allo storico capo mandamento detenuto Leonardo Greco. (Giornale di Sicilia)

Le indagini dei carabinieri avrebbero accertato il passaggio del comando della famiglia di Bagheria da Onofrio Catalano (detto 'Gino') a Massimiliano Ficano, ritenuto più autorevole, e che aveva l’appoggio e il forte legame con il capomafia ergastolano Onofrio Morreale. (Giornale di Sicilia)