Boccassini-Falcone: l'amore (se c'è stato) merita silenzio e mistero

La Sicilia INTERNO

Se c’è stato, l’amore chiede e merita silenzio, mistero

Perché il modo migliore di conservarlo in noi, se c’è stato, è difenderlo dal voyeurismo e dal consumo dei media, dall’ingordigia degli altri e da ogni - fatale - volgarità.

Pubblicità. È libertà creativa, quella di chi ne scrive, o sconfinamento di penna, abuso di memoria, appropriazione abusiva ed esibita del privato altrui?

Ma per la memoria di Falcone, dei suoi familiari, di cittadini legati al suo ricordo, innamorati del suo rigore e dalla sua fermezza?

Per lei sarà stato certamente liberatorio e rigenerante, perché scrivere è mettere ordine nel caos, come diceva Calvino. (La Sicilia)

Su altre fonti

Ma questo è un libro, tutt'altro che utile alle future generazioni, di cui avremmo tutti fatto volentieri a meno Diversamente riteniamo di dover rimettere in evidenza altri aspetti che Ilda Boccassini ha consapevolmente taciuto o che ha riportato in maniera falsa ed errata tirando in ballo altri colleghi. (Antimafia Duemila)

La sorella del giudice ricorda poi Falcone e la moglie come "due persone, che hanno fatto della compostezza e della riservatezza regole di vita e che sono state uccise per difendere la democrazia nel nostro Paese, come ridicoli protagonisti di un romanzetto di quart’ordine è vergognoso (MilanoToday.it)

Il commento su «La Sicilia» e la replica. Il limite superato cui fa riferimento Maria Falcone è un intervento sulla vicenda pubblicato suLa Sicilia a firma di Ottavio Cappellani, autore catanese noto per le sue provocazioni. (Corriere del Mezzogiorno)

Dopo che il pm di punta della Procura di Milano in un libro ha raccontato di una presunta love story con il giudice, Maria Falcone aveva deciso di non replicare. Quando, però, si supera il limite e si arriva, forse paradossalmente con fini opposti, a commenti inappropriati che scadono nella ridicolizzazione è, secondo me, impossibile non replicare" (Today.it)

Nel dettaglio, poi, la sorella del giudice fa riferimento all’intervento di Cappellani, autore catanese noto per le sue provocazioni. Per Maria Falcone «del quale non riesco bene neppure a comprendere il senso – forse voleva essere una critica al libro della dottoressa Boccassini, ma anche leggendolo più volte non è chiaro – mi pare si sia superato il limite (Il Dubbio)

Fino all’ultimo ha preferito evitare di commentare l’imbarazzante ‘boutade’ dell‘ex magistrato Ilda Boccassini che in un libro autobiografico racconta la sua inedita storia d’amore con Giovanni Falcone ma oggi, ritenendosi profondamente amareggiata, Maria Falcone, la sorella del compianto giudice, ha deciso di parlare. (la VOCE del TRENTINO)