Spagna, 4mila morti Londra teme uno «tsunami di pazienti»

Il Giornale di Vicenza ESTERI

Quasi mezzo milione di casi di coronavirus in tutto il mondo e oltre 22 mila morti.

Il numero dei casi confermati di contagio è ora di 36.508, 4995 in più rispetto al giorno precedente.

I casi di coronavirus in Spagna continuano a crescere e oggi sono quasi diecimila in più di ieri: da 47.610 di ieri a 56.188.

«C’è un’esplosione della domanda per pazienti gravi», ha detto Hopson e le previsioni sono di ulteriori «ondate dopo ondate». (Il Giornale di Vicenza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Christian Jessen, un noto volto televisivo, che ha affermato che il coronavirus “è una scusa degli italiani per prolungare la loro siesta”. Abbiamo il timore di non rivederli più e questo grava sul nostro morale. (La Repubblica)

E questo è un fatto che l'esponente del servizio sanitario pubblico della Gran Bretagna ha rimarcato con forza. Londra trema a causa del Covid-19, così come trema il resto del mondo. (ilGiornale.it)

Inoltre, la Società dei Medici italiani nel Regno Unito ha predisposto un comodo vademecum con tutte le risposte alle domande più frequenti sul Coronavirus. Una di queste riguarda Luca Di Nicola, un giovane ragazzo originario di Nereto, in provincia di Teramo, che è morto a Londra dopo essere stato ricoverato d’urgenza in seguito a una forte crisi respiratoria. (Londra da Vivere)

Lo afferma, direttore di Nhs Providers, l’associazione che rappresenta i responsabili delle strutture ospedaliere britanniche. È anche in via di completamento un nuovo ospedale da 4 mila letti approntato a tempo di record in un centro congressi sulle rive del Tamigi. (La Repubblica)

Hopson ha poi sottolineato che questo problema è acuito da "una perversa combinazione" con oltre il 50% di medici e operatori sanitari malati, che è "un tasso di assenza senza precedenti". E' l'allarme lanciato da Chris Hopson, amministratore delegato di Nhs Providers, associazione che riunisce i dirigenti ospedalieri. (Adnkronos)