Il piano di Trump per Gaza: "Controllo a lungo termine, sarà la Riviera del Medio Oriente"

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Colpo di scena alla Casa Bianca. Durante la conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, Donald Trump ha annunciato a sorpresa che intende porre la Striscia di Gaza sotto il controllo diretto degli Stati Uniti che si occuperanno della sua ricostruzione promuovendovi uno “ sviluppo economico ” senza precedenti. Il presidente americano ha dichiarato che “ ci metteremo al lavoro: che si tratti di possederla e di essere responsabili dello smantellamento di tutte le pericolose bombe inesplose e delle altre armi presenti sul sito, di spianare l'area e di eliminare gli edifici distrutti ”. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
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«Ma con me e te saranno più forti che mai», ha aggiunto. Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa con Benjamin Netanyahu sottolineando che negli ultimi due anni «i rapporti sono stati messi a dura prova». (LaC news24)
WASHINGTON. (La Stampa)

“I palestinesi lasceranno Gaza per andare a vivere in altri posti dove essere felici e non rischiare di essere uccisi, poi la ricostruiremo e diventerà la riviera del Medio Oriente, con grattacieli e resort che si affacciano sul mare”. (ilmessaggero.it)
“A Gaza vivranno i cittadini del mondo, anche palestinesi. Quando il conflitto tra Hamas e Israele sarà cessato definitivamente, annuncia il presidente, “gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza e si occuperanno della bonifica degli ordigni e della ricostruzione”: un controllo, quello di Washington, che sarà “a lungo termine” e per Trump “porterà stabilità al Medio Oriente”. (Il Fatto Quotidiano)
A Benjamin Netanyahu, premier israeliano e primo leader straniero a varcare la soglia dello Studio Ovale per un bilaterale, Donald Trump porrà alcuni paletti: riprendere i negoziati per la seconda fase del cessate il fuoco, liberare gli ostaggi, impedire ad Hamas di controllare la Striscia e abbracciare la visione del Medio Oriente del nuovo corso di Washington, con tutte le ta… (La Stampa)