STRAGE FAMILIARE PADERNO DUGNANO QUALE MOVENTE? IL PARERE DELLA CRIMINOLOGA ELISABETTA SIONIS, EX MAGISTRATO MINORILE
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La strage di Paderno Dugnano La confessione del 17enne: “Mi sentivo oppresso”. La pm: “Ha capito che non può tornare indietro” È GIUSTO INFORMARE UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE CON LA SSITA COLLABORAZIONE DELLA DOTTORESSA ELISABETTA SIONIS STRAGE FAMILIARE PADERNO DUGNANO QUALE MOVENTE? IL PARERE DELLA CRIMINOLOGA ELISABETTA SIONIS, EX MAGISTRATO MINORILE A Paderno Dugnano, Domenica 1 settembre, un 17enne ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni col quale condivideva la camera da letto, teatro della mattanza, poi ha infierito sul padre che poche ore prima aveva spento 51 candeline, e infine ha colpito a morte la madre. (Cronache TV)
La notizia riportata su altri media
Ai carabinieri ha parlato di un "malessere" covato da giorni. Inizialmente ha dato la colpa al padre, per poi crollare e confessare: "Li ho ammazzati tutti io". (Fanpage.it)
«Ha pianto, rivivere quei momenti non è facile. È provato, ma è rimasto sorpreso ed è felice delle parole dei nonni ("Non lo abbandoneremo mai”, avevano detto, ndr), per questo ha chiesto di incontrarli». (Corriere Milano)
La giudice per le indagini preliminari per i minori di Milano, Laura Margherita Pietrasanta, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in un penitenziario minorile dopo l’interrogatorio al quale il giovane è stato sottoposto questa mattina. (Radio Norba News)
“Non ce l’avevo con la mia famiglia“, ha affermato, aggiungendo che fino al giorno prima aveva anche considerato l’idea di allontanarsi da casa per trovare una soluzione alternativa al suo stato d’animo. (Virgilio Notizie)
Un drammatico faccia a faccia con i genitori e le coltellate sferrate senza pietà. La dinamica dell’omicidio di via Anzio 33 a Paderno Dugnano, in buona parte raccontata nei giorni scorsi, viene fuori in tutta la sua drammaticità nel provvedimento con cui ieri il gip del Tribunale per i minorenni Laura Margherita Pietrasanta ha disposto la convalida dell’arresto del diciassettenne reo confesso Riccardo C. (IL GIORNO)
Malgrado il “dolore per la perdita anche di sua figlia e dell’altro nipote” e il fatto che “non si riesca a spiegare quello che è accaduto”, il nonno del giovane, così come gli altri familiari, gli starà “sempre vicino”. (Il Fatto Quotidiano)