Lutto per Meghan Markle, è morto Guy: "Devastata dal dolore, ho pianto talmente tante lacrime che non riesco nemmeno a contarle". Le foto inedite con l'amato cagnolino
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Ha il cuore spezzato Meghan Markle quando, dopo aver deciso di rimettere piede sui social, pubblica il suo terzo post sul nuovo profilo Instagram. E’ il desiderio di dire addio pubblicamente al suo cucciolo adottato in un rifugio nel 2015 la ragione che ha spinto la più strenua combattente dell’odio diffuso on line a rimettere la propria vita alla mercé di troll ed eventuali odiatori. Una occasione in più anche per permettere al mondo di infilare lo sguardo nella vita privata dei duchi del Sussex che hanno sempre dichiarato di voler custodire la propria privacy gelosamente. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Meghan Markle ritorna su Netflix, ondata di critiche per il nuovo show culinario: «Sembra una parodia» Meghan Markle, l'addio a Guy Per salutarlo, Meghan ha pubblicato un video che ripercorre la storia del piccolo Guy e che si intreccia immancabilmente con quella della ex attrice. (ilgazzettino.it)
"Sono così emozionata di condividerlo con voi! Spero che amiate lo show tanto quanto a me è piaciuto realizzarlo", aveva scritto su Instagram. La moglie del principe Harry d'Inghilterra, ha dato la triste notizia su Instagram "ho pianto troppe lacrime per poterle contare". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Harry e Meghan sono stati improvvisamente colpiti dal lutto, e l’annuncio è arrivato proprio dai diretti interessati. Ecco cosa è successo. (Felicità Pubblica)
«Era stato in un canile in Kentucky , dove aveva pochi giorni di vita. amica-gallery id="1414516" title="Il ritorno di Meghan Markle su Instagram, il nuovo video di William e Kate e le altre foto royal della settimana" (AMICA - La rivista moda donna)
«Gli avevano dato pochi giorni di vita. L'ho preso in braccio... e me ne sono innamorata», ha scritto la duchessa del Sussex su Instagram accompagnando il video e spiegando il perché del nome: «Lo chiamavano “il piccoletto“ perché era così piccolo e fragile, così l'ho chiamato Guy». (Vanity Fair Italia)
Era stato in un rifugio per animali nel Kentucky e gli erano stati concessi pochi giorni di vita. Ed era il ragazzo migliore che una ragazza avrebbe potuto desiderare”. (la Repubblica)