Faenza si ribella : "Troppa burocrazia . Faremo gli interventi senza autorizzazioni"

Faenza si ribella : Troppa burocrazia . Faremo gli interventi senza autorizzazioni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

FAENZA (Ravenna) Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha scelto ieri di passare il Rubicone, attuando d’ora in poi quella che ha chiamato "disobbedienza istituzionale". Ha comunicato la sua decisione direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con una lettera inviata ieri: sarà il Comune a occuparsi dei lavori di ricostruzione di cui la sua città ha bisogno, senza attendere il via libera della struttura commissariale e degli altri enti coinvolti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Mentre diluviava e un pezzo di Romagna si allagava, mentre la destra attaccava a testa bassa la Regione a Roma e a livello locale, il segretario PD di Ravenna Alessandro Barattoni taceva, tenendo per sé l’indignazione (“ho preferito restare in contatto con i sindaci ed essere accanto a loro, che con sofferenza e impegno stavano cercando di fare il meglio per le loro comunità travolte dagli eventi” dice). (ravennanotizie.it)

Dalla città sotto alla Tettoia a Faenza a colpi di cuore e coraggio. Una storia di umanità e solidarietà che ha coinvolto una comunità intera nel momento più difficile. (La Provincia di Cremona e Crema)

Parole che rimbalzano anche nel Bolognese, dove alcuni dei sindaci più colpiti anche dalle ultime calamità solidarizzano con il collega: «Non si possono mettere i sindaci nelle condizioni di dover intervenire in proprio», sottolinea Luca Vecchiettini, sindaco di Pianoro, che si trova a dover affrontare situazioni critiche tra la Val di Zena, le Ganzole e la Fondovalle Savena. (Corriere della Sera)

Alluvione, l’angelo del fango Mattia Botteghi: “Sono tornato a Faenza per aiutare, con me la squadra di volontari e amici pronti a partire quando serve”

Impegnata ad aiutare amici (in particolare a Cotignola) e mantenere viva l’attenzione sull’alluvione e il lunghissimo (purtroppo) corso della ricostruzione attraverso foto sui social e soprattutto podcast, l’attrice faentina Maria Pia Timo ha le idee particolarmente chiare su cosa non serva assolutamente in questo momento: «La cosa che trovo davvero vergognosa - dice lei stessa - è il problema di quest’alluvione a livello nazionale venga percepito più come politico che come sociale e ambientale. (Settesere)

La lettera: “Vogliamo tornare a vivere”“Ci rivolgiamo a Lei - si legge nella lettera - in qualità di rappresentanti dei Comitati degli Alluvionati della città di Faenza in un momento di grande difficoltà. (Corriere Romagna)

Lui si era già rimboccato le maniche lo scorso anno: era arrivato dopo il 17 maggio, dandosi da fare per tr… Io e gli altri. (La Repubblica)