Sul Quirinale accordo lontanissimo, ma sul dopo Salvini e Letta sono d’accordo: rimpasto di governo, ministeri ai leader dei partiti

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Quirinale. ANSA/Francesco Ammendola | Due corazzieri nel salone delle feste del Quirinale poco prima dell’inizio delle consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione di un nuovo governo, Roma, 27 gennaio 2021.

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Ne parlano anche altri giornali

A Villa Grande ha visto il coordinatore del partito Tajani e i capigruppo Forza Italia. Letta rivela: “Ma ha chiamato anche il nostro Marcucci per gli auguri di fine anno, non era mai accaduto prima” (La Repubblica)

Parla di Europa, ma chi lo ascolta lo intende anche con un messaggio in chiave nazionale (anche ai grandi elettori). Salvini incluso? (America Oggi)

Due i capisaldi: un presidente che garantisca di terzietà e autorevolezza espresso con la più ampia maggioranza; un governo che garantisca il cammino della legislatura fino a scadenza naturale" (SassariNotizie.com)

E dunque a fotografare bene la situazione è il capogruppo M5s Crippa che nella riunione di gruppo ha parlato di stallo. Ma sul tavolo, oltre alla candidatura (non ancora ufficiale) del Cavaliere, resta in piedi l’ipotesi che porta l’attuale presidente del Consiglio Draghi al Colle. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Salvini sa però che un voto per il Colle con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo rischia di travolgere lo stesso Draghi. Ma la mossa di Salvini resta sul tavolo: un governissimo con i leader di partito sembra un’idea un po’ folle, viste le diversità politiche e personali (Firenze Post)

Il punto è che sia Salvini che la Meloni mirano a elezioni anticipate. A quel punto Berlusconi si intesterebbe l'elezione, rinunciando per amor di patria a correre per cedere il passo al grande tecnico. (Liberoquotidiano.it)