Brasile, caccia al trionfo che manca da vent'anni Neymar guida la squadra

La Gazzetta di Mantova SPORT

Il reportage Antonio Barillà INVIATO A DOHA Sul prato del Grand Hamad Complex, il disincanto non graffia la concentrazione. È l’anima nuova del Brasile di Tite, dna sfacciato e solidità europea, l’impasto creato per inseguire una Coppa che il Paese aspetta da troppo tempo. Vent’anni, il sorriso di Yokohama, poi solo illusioni e promesse in frantumi. Quando il Brasile vinse l’ultimo Mondiale, Neymar era il bambino che porta tatuato sul polpaccio: un pallone sotto il braccio, un cappellino della Seleçao e le spalle nude, lo sguardo che attraversa una baraccopoli e si posa su un campo di calcio. (La Gazzetta di Mantova)

Se ne è parlato anche su altri media

Prima con un tap-in sulla respinta di Milinkovic-Savic, poi con un gol che chissà quante volte avrà sognato da bambino. Qualità, talento, classe ma anche concretezza: così la Seleçao fa paura. (GianlucaDiMarzio.com)

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Una vittoria che vale il primo posto nel girone G: lunedì ci sarà lo scontro diretto contro la Svizzera per la qualificazione anticipata agli ottavi di finale mentre Tadic e compagni si giocheranno la permanenza nella rassegna iridata contro il Camerun. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Con un secondo tempo spettacolare, il Brasile liquida la Serbia per 2-0 all'esordio ai mondiali di Qatar 2022. Dopo un primo tempo bloccato tatticamente per la buona organizzazione della squadra balcanica, nella ripresa la Seleçao si scatena. (La Stampa)

Adesso, è solo questione di calma e un po’ di pazienza“. Vediamo come andrà nelle prime ore per definire come sarà l’evoluzione (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)

Siamo comunque felici della nostra prestazione ". La nostra intesa si vede, se poi ciò che facciamo in allenamento riusciamo a farlo in campo possiamo avere maggior fiducia. (Tuttosport)