Maria Falcone: «Ormai smarrito senso del pudore e ogni rispetto per i sentimenti»

La Sicilia INTERNO

Finora ho preferito evitare commenti su una vicenda che mi ha molto amareggiata, ritenendo che il silenzio, di fronte a parole tanto inopportune, fosse la scelta più sensata.

Se questa volta si ritiene lo si sia superato, urtando la sensibilità altrui, i primi a dispiacercene siamo noi

Poi è giusto chiedersi quale debba essere il confine della satira.

Quanto al commento ospitato dal vostro giornale, del quale non riesco bene neppure a comprendere il senso - forse voleva essere una critica al libro della dottoressa Boccassini, ma anche leggendolo più volte non è chiaro - mi pare si sia superato il limite. (La Sicilia)

Ne parlano anche altre testate

Se c’è stato, l’amore chiede e merita silenzio, mistero Per lei sarà stato certamente liberatorio e rigenerante, perché scrivere è mettere ordine nel caos, come diceva Calvino. (La Sicilia)

Stamattina, invece, ritenendo "superato il limite" dopo aver letto un intervento satirico sulla vicenda, pubblicato dal quotidiano La Sicilia, ha però voluto dire la sua. Dopo che il pm di punta della Procura di Milano in un libro ha raccontato di una presunta love story con il giudice, Maria Falcone aveva deciso di non replicare. (Today.it)

In nome della libertà di espressione del pensiero non si può calpestare la memoria di chi non c’è più e la sensibilità di chi è rimasto e ogni giorno deve confrontarsi con un dolore che non può passare» Il commento su «La Sicilia» e la replica. (Corriere del Mezzogiorno)

La Boccassini è una magistrata passata agli onori delle cronache per essere stata, con inchieste e processi, l'acerrima nemica dell'ex premier Silvio Berlusconi. Ma questo è un libro, tutt'altro che utile alle future generazioni, di cui avremmo tutti fatto volentieri a meno (Antimafia Duemila)

Pubblicità Pubblicità. «Questo immaginare scenette da sit-com di basso livello – osserva Maria – questo descrivere due persone, che hanno fatto della compostezza e della riservatezza regole di vita e che sono state uccise per difendere la democrazia nel nostro Paese, come ridicoli protagonisti di un romanzetto di quart’ordine è vergognoso. (la VOCE del TRENTINO)

Nel dettaglio, poi, la sorella del giudice fa riferimento all’intervento di Cappellani, autore catanese noto per le sue provocazioni. Per Maria Falcone «del quale non riesco bene neppure a comprendere il senso – forse voleva essere una critica al libro della dottoressa Boccassini, ma anche leggendolo più volte non è chiaro – mi pare si sia superato il limite (Il Dubbio)