È arrivato il D-Day, il giorno dei dazi di Trump
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Ci siamo. Domani, sabato primo febbraio, è D-Day: . il Giorno dei Dazi. Forse. Con Donald Trump dobbiamo abituarci a navigare a vista, le certezze non esistono. Comunque è lui ad avere fissato questa scadenza, promettendo dazi del 25% sui due paesi confinanti, nonché maggiormente integrati con l’economia Usa: Canada e Messico. Benché siano legati da un trattato, Usmca, che regola il mercato unico nordamericano, il presidente degli Stati Uniti può invocare circostanze speciali e leggi ad hoc per colpire le importazioni dal Canada e dal Messico con delle tasse doganali o dazi. (Corriere della Sera)
Su altri media
Almeno per adesso. A dirlo è Lucio Miranda, presidente di ExportUsa, società di consulenza specializzata nell’offrire a imprenditori e aziende italiane i servizi necessari per avviare un’attività negli Stati Uniti (il Resto del Carlino)
Il Dazi-Day ha una data, quella di oggi, ma non ha ancora un piano di guerra preciso. Diverse, al momento, le incognite che i funzionari dell'Amministrazione devono ancora definire: se saranno dazi «a tappeto»; se si limiteranno ad acciaio e alluminio e altri prodotti industriali; se escluderanno il petrolio; la data dell'effettiva entrata in vigore, per consentire un ulteriore margine di negoziato. (il Giornale)
La reazione di Ue, Canada e Messico Trump e i dazi (Virgilio Notizie)
Dazi al 25% su tutte le importazioni da Canada e Messico (escluso il petrolio) e aumento generalizzato del 10% su ogni tariffa riguardante i prodotti cinesi: Donald Trump parte lancia in resta nella sua offensiva commerciale contro il resto del mondo volta a contenere il maxi-deficit commerciale degli Usa, a stimolare la produzione interna e a inaugurare nei fatti, dopo anni di retorica opposta, una fase maggiormente protezionista della globalizzazione. (Inside Over)
Donald Trump si spinge con aggressività oltre i dazi che da oggi ha deciso di far scattare contro Messico, Canada e Cina. (Il Sole 24 ORE)
Da oggi, 1° febbraio, sono in vigore i dazi americani del 25% su alcune merci provenienti da Canada e Messico e del 10% su quelle in arrivo dalla Cina. Ad annunciarlo è stata ieri Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, che ha quindi smentito le indiscrezioni che volevano l'imposizione delle tariffe dall'1 marzo. (Sky Tg24 )