Resta il timore di Omicron, Borse europee in rosso | Liguria Business Journal

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Volatile il prezzo del greggio: l’incontro dei Paesi Opec+ ha confermato la decisione di incrementare progressivamente l’offerta nonostante le incertezze per la pandemia.

Il Dax 40 di Francoforte segna -1,35%, il Cac 40 di Parigi-1,25%, il Ftse 100 di Londra-0,55%, il Ftse Mib di Milano -1,39%.

Lo spread Btp/Bund si è attestato su 132 punti -1,87%.

Il Wti gennaio sale a 66,4 dollari al barile, il Wti febbraio a 69,74 dollari al barile

Resta il timore della variante Omicron, compaiono i primi lockdown e le Borse europee hanno chiuso in rosso. (Bizjournal.it - Liguria)

Ne parlano anche altre fonti

Le banche centrali potrebbero anche rispondere a un aggravarsi delle situazione ritardando la normalizzazione delle politiche monetarie, ma non bisogna aspettarsi troppo aiuto, perché tra il deterioramento del mix crescita-inflazione e le persistenti strozzature nell’offerta globale, sono ormai a corto di munizioni. (Benzinga Italia)

St ha messo a punto un rialzo del 4,28%. Non e' da escludere inoltre che torni di attualita' il dossier Mps, una volta che la banca senese verra' risanata. (Borsa Italiana)

In questo quadro, l'analista ritiene che la variante Omicron non sia in grado di penalizzare eccessivamente gli indici nel prossimo anno. Gli esperti evidenziano infatti come il rally del mercato azionario europeo potrà andare avanti anche nel corso del 2022. (Investire.biz)

Sono giornate da surfisti più che da investitori sui mercati finanziari. Basta un niente per spostare le quotazioni dall’alto verso il basso, e viceversa. (Il Sole 24 ORE)

Sebbene gli sviluppi del Covid-19 rimangano in primo piano, oggi l’attenzione degli operatori potrebbe spostarsi sul dato del mercato del lavoro americano. Stellantis al test della neckline. Il quadro grafico di Stellantis inizia a dare i primi segnali di cedimento. (Finanzaonline.com)

(Reporting by Alice Schillaci) I marchi del lusso Hermes e Richemont sono in ribasso rispettivamente del 2,8% e dell’1,95%, nonostante il recente ingresso nell’indice blue-chip Euro STOXX 50. (FX Empire Italy)