Taranto | Blitz della polizia: in manette il sindaco di Roccaforzata

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Polizia di Stato. Alle prime ore di questa mattina, la polizia di Taranto ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura coercitiva degli arresti domiciliari a carico di due soggetti, un 59enne con precedenti di polizia ed il sindaco di Roccaforzata Roberto Iacca.

Il 59enne ed altro indagato a piede libero sarebbero responsabili anche del reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza. (Vivi Web TV)

Ne parlano anche altre testate

A supportare l’ipotesi investigativa ci sarebbero alcuni episodi registrati dalle indagini. Ancora, sarebbero responsabili del reato di induzione indebita per aver indotto il responsabile commerciale di un’azienda appaltatrice della raccolta rifiuti (indagato) ad assumere il figlio della compagna del 59enne con un contratto a lavoro parziale ed indeterminato. (Tarantini Time Quotidiano)

La Squadra mobile della questura di Taranto ha eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sindaco di Roccaforzata (Taranto), Roberto Iacca, eletto a maggio 2019 con una lista civica. (Sky Tg24 )

Il 59enne e uno degli indagati a piede libero sarebbero, infatti, presunti responsabili anche del reato di incendio per aver appiccato il fuoco all’auto di un altro consigliere comunale reo di essersi opposto politicamente al primo cittadino e di aver criticato il rapporto intercorrente tra quest’ultimo e il 59enne. (Puglia)

Secondo quanto riportato, il primo cittadino del paese nel Tarantino si trova ai domiciliari, così come un altro indagato dell’inchiesta che ipotizza a vario titolo i reati di tentata concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, incendio, indebita percezione del reddito di cittadinanza. (Virgilio Notizie)

Il 59enne ed altro indagato a piede libero sarebbero responsabili anche del reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno - Puglia Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno (Corriere del Mezzogiorno)

Con altre cinque persone indagate a piede libero rispondono, a vario titolo, di tentata concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, incendio e indebita percezione del reddito di cittadinanza. (La Repubblica)