Pedofilia, bimbi sordomuti abusati da preti: così i religiosi orchi venivano protetti

Il Messaggero ESTERI

E centinaia di vittime: bambini sordi o sordomuti, spesso orfani e poverissimi, che denunciano anni di violenze e abusi sessuali nei collegi argentini dell'istituto religioso italiano Antonio Provolo.

Per questo gli abusi sui bambini hanno potuto ripetersi in altre scuole e collegi, dagli anni '70 fino agli arresti di questi mesi, spesso con gli stessi protagonisti.

Gli abusi sui bambini, secondo le testimonianze delle vittime, sono «iniziati più di 50 anni fa e proseguiti fino al 2015 almeno». (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

), potevano essere quattro o cinque bambini in una settimana». LEGGI ANCHE Preti e suore pedofili, bufera anche in Polonia: 328 casi in 28 anni. Ultimo aggiornamento: 16:13. (Il Messaggero)

Il tribunale sta attualmente esaminando le richieste di risarcimento finanziario presentate da una ventina di vittime. La chiesa francese vicine alle vittime. Il caso Preynat ha profondamente sconvolto la diocesi di Lione, che fin dalla sua scoperta ha avviato un'opera di indagine e di prevenzione su questa dolorosa vicenda. (Vatican News)

"Non realizzavo il male che ho fatto ai bambini. Tutte le vittime dell'ex parroco, oggi 75enne, avevano tra i 7 e i 10 anni. (L'Unione Sarda.it)

Il prete, che aveva già ammesso i fatti davanti alla Polizia ed era stato espulso dalla Chiesa, è tornato a riconoscere quanto commesso questa mattina. Poi, nel pomeriggio, l'agghiacciante dichiarazione, che lascia pensare che le vittime potrebbero essere molte di più: "Succedeva tutti i fine settimana, durante i campi scout, potevano essere quattro o cinque bambini in una settimana". (Ticinonews.ch)

Anni dopo, i genitori mi hanno fatto comprendere il male che avevo fatto ai loro figli. Mi è servito del tempo per capire che era male". (Live Sicilia)

Padre Bernard Preynat, l’ex parroco di Sainte-Foy-les-Lyon accusato di pedofilia, è tornato a riconoscere i fatti di cui è imputato durante il processo che si è aperto questa mattina a Lione. Il caso è diventato l’emblema dello scandalo pedofilia nella Chiesa francese, coinvolgendo anche il cardinal Philippe Barbarin, già condannato a 10 mesi con la condizionale per omessa denuncia. (Il Giornale di Vicenza)