Malore in vacanza a Marsa Alam, muore a 9 anni: il mal di testa, la flebo, il coma. «Si è perso tempo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una gita in barca nelle acque turchesi di Marsa Alam. Mattia ha nove anni e sta giocando. A un tratto, il malore. Si accascia e sviene e quando si riprende avverte un forte mal di testa. Lo portano dal medico del resort che pensa a un colpo di calore e così lo tratta, con flebo e farmaci vari. Il dottore decide di rimandarlo nella sua stanza, dove lo assistono i genitori e il fratellino. Succede però che la situazione non migliori. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Il bimbo morto a Marsa Alam mentre era in vacanza con i genitori sarebbe morto per le complicazioni di un tumore celebrale. Ora la direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso fa sapere che «il decesso è stato causato da complicazioni di un tumore celebrale di cui il bambino soffriva già prima di recarsi in Egitto, oltre a un'infezione da polmonite batterica, che ha portato a un arresto cardiaco». (La Stampa)
Ma i genitori del bimbo, attraverso la legale che li assiste, hanno precisato che non erano assolutamente a conoscenza di qualsivoglia patologia che potrebbe aver provocato il malore e quindi le complicazioni che hanno portato il piccolo alla morte. (ilgazzettino.it)
Prende la pista della disgrazia il caso del bambino friulano morto nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio scorso mentre era in vacanza con i genitori in un villaggio turistico di Marsa Alam, in Egitto, dove erano arrivati il 2 gennaio. (L'Unione Sarda.it)
Mattia Cossettini, il bimbo di 9 anni di Tricesimo (Udine) morto improvvisamente in Egitto mentre era in vacanza a Marsa Alam con la famiglia, «era affetto da un tumore cerebrale, di cui soffriva già prima di recarsi in Egitto» e che ha provocato delle complicanze. (il Giornale)
Una patologia, quella del piccolo, della quale i genitori non erano a conoscenza. A rendere note le cause della morte del bimbo di 9 anni morto in vacanza a Marsa Alam, la "Direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso" attraverso un messaggio postato sul proprio profilo Facebook. (Liberoquotidiano.it)
I medici del policlinico di Milano sono riusciti ad operarla rimuovendo del tutto la grande massa tumorale, senza ripercussioni per gli organi urogenitali. Una patologia rarissima, un teratoma sacrococcigeo, che colpisce un bambino ogni 35 mila: è quella che ha colpito Anna (nome di fantasia), una bimba che è nata a 28 settimane con un tumore di 600 grammi. (Frosinone News)