Trump scuote il mondo: “Liberate gli ostaggi in mano ad Hamas o scateno l’inferno” e minaccia interventi militari per Panama e Groenlandia
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In una conferenza stampa esplosiva, Donald Trump minaccia interventi militari su Panama, Groenlandia e altri territori, evoca la necessità di liberare gli ostaggi di Hamas e sfida la Nato, il Messico e il Canada. Tensioni geopolitiche alle stelle per il presidente eletto che punta a rilanciare la propria supremazia globale degli Usa Il presidente eletto Donald Trump ha aperto il nuovo anno come un tornado, scuotendo la politica interna ed estera americana con una conferenza stampa esplosiva dal suo resort di Mar-a-Lago (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La storia della Casa Bianca è popolata da presidenti grandi e piccoli nello stesso tempo, saggi e pazzi, intrisi di flemma e fiammeggianti, credibili e incredibili. Vado a memoria: il celebratissimo John Fitzgerald Kennedy, passato alla storia come JFK, aveva un problema impellente chiamato sesso, quando era in viaggio spesso chiedeva al Secret Service di portargli una donna, perché gli scoppiava la testa; Richard Nixon, preparatissimo, uno che conosceva l’America e la politica internazionale, era talmente diffidente da vedere cospirazioni ovunque, e alla fine ne organizzò una lui che gli costò la testa (lo scandalo Watergate); Jimmy Carter, passato a miglior vita pochi giorni fa, presentato nei libri di storia come l’uomo della pace, vedeva gli Ufo al punto da chiedere accertamenti sull’esistenza degli extraterrestri; Ronald Reagan, l’uomo che a Berlino pronunciò il memorabile discorso chiedendo a Gorbaciov di «abbattere quel Muro», il vincitore della Guerra Fredda, sosteneva che i missili balistici una volta lanciati potevano essere richiamati indietro; George Walker Bush, figlio di un ex presidente già direttore della Cia, allevato in una dinastia di petrolieri texani e fuoriclasse della diplomazia come James Baker, aveva un problema con la bottiglia, fu salvato dall’alcolismo dalla moglie Laura; Bill Clinton, portato in trionfo da tutta la stampa progressista, lo ricordiamo inseguito dai giornalisti per un incontro ravvicinato nello Studio Ovale con Monica Lewinsky e non era di quelli del “terzo tipo” che vedeva il suo collega democratico Jimmy Carter; Joe Biden, che dire? Improvvisamente il presidente «in formissima» secondo l’ufficio stampa della Casa Bianca diventa un vecchio rimbambito messo da parte da Barack Obama e soci. (Liberoquotidiano.it)
Nella sua conferenza stampa a Mar-a-Lago, il presidente eletto Donald Trump ha disegnato il risiko di un nuovo ordine mondiale. Ha minacciato di invadere la Groenlandia e Panama, ha mostrato una mappa con il Canada inglobato negli Stati Uniti, ha giurato di “scatenare l’inferno nella regione” se gli ostaggi israeliani non verranno liberati entro il giorno del suo insediamento. (L'HuffPost)
In Canada si è dimesso il premier Justin Trudeau, per motivi ignoti descritto come un “campione della sinistra”. Siamo agli sgoccioli del vecchio mondo formatosi all’inizio degli anni ‘90, con la caduta del Muro e dell’Unione Sovietica. (Contropiano)
Courtesy: Facebook Margo Martin Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)
Make America Great Again, assieme al suo acronimo MAGA, è lo slogan che più identifica il neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha avuto un riverbero ed è stato apprezzato anche da alcuni dei Paesi europei al di qua dell’Oceano Atlantico. (L'INDIPENDENTE)
Il tycoon ha aggiunto che “non ci sarebbe mai dovuto essere” il 7 ottobre. (Adnkronos) – Se gli ostaggi prigionieri di Hamas non saranno rilasciati prima del 20 gennaio, giorno dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, “succederà l’inferno in Medio Oriente”. (OglioPoNews)