Israele, Netanyahu attacca gli oppositori: "proteste sono sostegno ad Hamas", poi chiede "perdono" per gli ostaggi morti; Londra riduce l'export di armi per l'IdF

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Il Giornale d'Italia ESTERI

Centinaia di manifestanti si sono radunati a Gerusalemme, poco lontano dalla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, a riferirlo sono i media israeliani che precisano che i dimostranti chiedono l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi prigionieri dal 7 ottobre scorso: "Le vostre decisioni stanno portando alla loro morte" ha detto Nissan Calderon, fratello di Ofer Calderon tra gli ostaggi di Hamas. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

A Tel Aviv uno sciopero nazionale, aeroporti, scuole e anche ospedali parzialmente chiusi, con manifestazioni oceaniche per chiedere al governo di trovare un accordo con Hamas per la liberazione di tutti gli ostaggi, proteste appoggiate anche dall'opposizione. (Tiscali Notizie)

Il consiglio di gabinetto – l’organo ristretto del governo israeliano che ha la responsabilità della conduzione della guerra – su proposta del primo ministro Bibi Netanyahu e con il solo voto contrario del ministro della difesa Yoav Gallant, ha stabilito giovedì notte che anche nel quadro di un possibile accordo di cessate il fuoco, le forze armate di Israele dovranno restare a presidiare il “corridoio Filadelfia”, cioè il breve tratto di confine (14 km) che separa Gaza dall’Egitto. (Shalom.it)

Fra gli ostaggi ci sono cittadini Usa e l’Amministrazione di Biden lavora da mesi con Egitto e Qatar per definire un’intesa. Per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nell’enclave palestinese dall’attacco del 7 ottobre scorso in Israele. (OglioPoNews)

Netanyahu rifiuta il cessate il fuoco: «Incoraggeremmo uccisione ostaggi»

Una nuova "proposta ponte" potrebbe arrivare a giorni: l'ultima possibilità di una mediazione Usa, prima della resa (il Giornale)

A dirlo è stato il presidente Usa Joe Biden che ha risposto seccato «no» al giornalista che gli chiedeva se gli sforzi del governo di Tel Aviv fossero sufficienti. Anzi, Washington sembra ormai essere stanca dell’ostruzionismo israeliano e ha dichiarato che presenterà un «ultima proposta» alle parti e si tratterà di «prendere o lasciare». (il manifesto)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le richieste degli alleati, dei manifestanti e delle famiglie degli ostaggi per un cessate il fuoco immediato a Gaza che faciliterebbe il ritorno degli ostaggi, ribadisce il suo rifiuto di accettare una tregua che comporterebbe il ritiro di Israele dal territorio. (Ottopagine)