Balasso: «Zaia mi ha denunciato per diffamazione, ma non ho idea di cosa l'abbia offeso»

L'Arena INTERNO

Nel caso voleste dei soldi ve lo dico subito, sarò costretto ad accettare la galera, perciò niente soldi»

Prima o poi lo verrò a sapere.

Adesso io, che a differenza di Zaia non lavoro da un anno, devo mettermi a telefonare e a scrivere, insomma a perdere tempo, non per difendermi da qualcosa, ma solo per capire da cosa dovrei difendermi.

Lo fa con un post su Facebook, dove scrive: «Luca Zaia chiede ai suoi avvocati (mesi fa ma la notifica mi giunge solo ora) di chiedere al giudice di indagare su di me nel caso qualcosa che probabilmente ho detto e che però non so cos’è (nell’atto non lo dicono) abbia recato offesa a lui. (L'Arena)

La notizia riportata su altri media

Il presidente Zaia ha ripercorso le tappe del Covid in Veneto: “Il 31 gennaio 2020 è nata la task force, che avrebbe dovuto decidere che fare se fosse arrivato il virus”. Dalla zona rossa di Vo’ ai tamponi rapidi, dall’acquisto dei respiratori alle decisioni difficili, prese in attimo nel bel mezzo della tempesta Covid. (la Nuova di Venezia)

Successivamente, la campagna è partita di fatto il pomeriggio del 30 dicembre 2020, giorno in cui sono state consegnate le prime forniture di vaccino. In particolare, in territorio veneziano, sono state somministrate:. (VeneziaToday)

Così il presidente della Regione Luca Zaia chiude la sua relazione alla commissione Sanità del Consiglio regionale, intervenendo in apertura dei lavori, con l'intenzione di lasciare poi spazio ai tecnici per fare, come chiesto dalle opposizioni, chiarezza su quanto avvenuto durante la seconda ondata in Veneto. (VeneziaToday)

Oggi, 4 maggio, non c'è il quotidiano aggiornamento sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal presidente della Regione Luca Zaia. Il governatore, infatti, è impegnato dalle 12 in audizione nella quinta commissione del consiglio regionale. (VeronaSera)

A tenere banco è la bagarre post «Report», la trasmissione di Rai 3 che la settimana scorsa ha denunciato la gestione Zaia della seconda ondata di Covid, puntando il dito contro l’utilizzo dei tamponi rapidi giudicati inaffidabili e causa dell’impennata dei decessi tra novembre e dicembre. (L'Arena)

Oggi, 3 maggio, in compagnia dell'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, il presidente della Regione Luca Zaia ha fatto un nuovo aggiornamento sulla situazione relativa al Covid-19 in Veneto. Se non riusciamo a mantenere il ritmo di 45mila dosi al giorno, apriremo le prenotazioni anche alla fascia di età 50-59» (VeronaSera)