Fi-Pi-Li, il calvario andrà avanti almeno fino all’autunno

Corriere Fiorentino INTERNO

Francesco Casini, che si occupa di viabilità e trasporto pubblico, sulle strade è concentrato solo sul Chianti.

E la realtà è che, a meno di straordinarie sorprese, la strada di grande comunicazioni resterà con l’imbuto tra Ginestra e Lastra a Signa (almeno) fino a ottobre.

Ma lo stato attuale della Fi-Pi-Li è l’emblema di riforme che non funzionano e annunci che si scontrano con la realtà.

Ma chi è che si occupa di Fi-Pi-Li in Metrocittà?

shadow. (Corriere Fiorentino)

Su altri giornali

Questa la conclusione alla quale sono giunti i tecnici della Città Metropolitana di Firenze, dopo il sopralluogo effettuato sulla Firenze-Pisa-Livorno. Così in mattinata Nardella è tornato sul 'fattaccio': "I cittadini devono sapere che ogni giorno stiamo sul pezzo (LA NAZIONE)

shadow. Il primo tratto della Fi-Pi-Li, Montelupo-Empoli, venne inaugurato nel 1970, l’anno di istituzione della Regione Toscana. (Corriere della Sera)

In qualità di gestori è importante assicurare la sicurezza per gli utenti che percorrono la strada. Come dichiarato dall’amministratore delegato di Avr Claudio Nardecchia: “Ci scusiamo per aver dovuto posticipare la riapertura della strada. (gonews)

Giani prende tempo: «Questo non può essere fatto con azioni unilaterali» Divieto di ingresso ai mezzi pesanti in Fi-Pi-Li, quindi, magari per alcuni giorni o orari? (Corriere Fiorentino)

– Forti disagi per chi deve raggiungere Firenze dall’Empolese Valdelsa. La strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno è stata chiusa momentaneamente questa mattina, 8 giugno 2021, nel tratto tra Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa, in direzione del capoluogo toscano, per verifiche tecniche nel tratto del cantiere installato a seguito di una frana. (Firenze Post)

Sandro Banchellini percorre due volte al giorno la Fi-Pi-Li, da Cascina a Cisanello, per raggiungere l’ospedale, dove lavora. «A questo punto chiediamo a chi di dovere quanto ancora dovremo sopportare questa vita sempre in coda, ci chiediamo dove erano durante il lockdown, quando le strade erano quasi vuote e avrebbero potuto lavorare senza interruzioni (Corriere Fiorentino)