Il video di Roberto Speranza e il ritorno della fantomatica «Tachipirina e vigile attesa»

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Basta leggere le circolari per scoprire che il protocollo non è quello raccontato dai critici Nel corso della pandemia di Covid-19, il protocollo ministeriale per la gestione domiciliare dei pazienti è stato oggetto di contestazioni e disinformazione da parte di alcuni gruppi di medici e avvocati. La principale strategia comunicativa adottata da questi ultimi era quella di riassumere l’intero protocollo in poche parole: «Tachipirina e vigile attesa». (Open)
La notizia riportata su altre testate
“Nell’Auditorium c’erano circa 300 persone, tra cui i nostri associati, i familiari delle vittime a causa dei vaccini Covid -19, e cittadini sostenitori che conoscono le nostre disavventure. (TG Verona)
L'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato contestato nei giorni scorsi a Villafranca da un gruppo di no vax. Se è vero che “Tachipirina e vigile attesa” erano presenti nella circolare ministeriale di novembre 2020, lo è altrettanto il fatto che non erano di certo le uniche raccomandazioni di un testo di 18 pagine nel quale si richiamava non solo ai Fans e alle eparine e corticosteroidi per alcune tipologie di pazienti, ma anche esplicitamente alla possibilità di ricorso ad altri farmaci per il trattamento dei sintomi sulla base del giudizio clinico del medico (Quotidiano Sanità)

Lo afferma l’ex ministro della salute Roberto Speranza, ora deputato del Partito Democratico, in una delle presentazioni del suo libro “Perché guariremo”. La presentazione è avvenuta in un auditorium a Villafranca di Verona. (Radio Radio)